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Nel giro di qualche settimana la peluria soffice lascerà il posto ai capelli che cresceranno in base alla caratteristiche genetiche dei genitori. In effetti, al momento della nascita non si è in grado di stabilire quale possa essere o diventare il colore dei capelli e la loro natura.
La perdita della peluria non è complessiva e netta, ma avviene per gradi e può esserci la perdita a chiazze che a volte lascia insospettire la mamma, che teme qualche patologia del cuoio capelluto o qualche carenza di vitamine. Nulla di tutto ciò. Questo fenomeno è del tutto normale e si tende a perdere maggiormente la peluria nelle zone più interessate allo sfregamento, come ad esempio la nuca.
Come curare i capelli dei bambini?
Nei primi periodi di vita del piccolo i capelli possono essere lavati anche tutti i giorni. Si può usare anche solo l’acqua per poi passare ad uno shampoo dolce che non aggredisca la sua cute. Nel primo periodo è anche consigliato lavare spesso i capelli per via della consistenza grassa che si accumula nel cuoio capelluto.
È possibile utilizzare anche il phon, ovviamente a temperature basse. Per i piccoli è consigliato frizionare con un asciugamano il capo: garantisce un’asciugatura molto dolce e non aggressiva, vista la pelle delicata del bimbo.
Come porsi di fronte alla crosta lattea e alle fontanelle?
Durante l’allattamento compare la cosiddetta crosta lattea, crosticine squamose e giallognole. Sono dovute ad una secrezione eccessiva delle ghiandole sebacee che posso comportare prurito. Per alleviare tale sensazione si può utilizzare un detergente che rinfreschi la pelle a base di riso ed avena.
Alla nascita, il capo del piccino ha ancora delle parti molli circoscritte, le cosiddette fontanelle. Queste che si ossificheranno nel corso dei mesi successivi. Non bisogna preoccuparsi eccessivamente perché le fontanelle sopportano benissimo le manovre e le pressioni dell’igiene quotidiana e non si arreca alcun danno al piccolo se si friziona la testolina con l’asciugamano, oppure si lavano i capelli.
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