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I bambini non sono un'attrazione turistica

di mammenellarete - 17.12.2009 - Scrivici

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Natale e Capodanno. Tempo di vacanza, tempo di viaggi. Le mete più ambite degli ultimi anni sono Kenya, Costa Rica, Repubblica Dominicana, Thailandia. Purtroppo, i motivi della scelta non sono solo sole, mare e voglia abbracciare culture diverse.  Molti, molti italiani anche, scelgono questi posti per il turismo sessuale con minori.


Arnoldo Foà lo dice in uno spot realizzato per Ecpat Italia (in collaborazione con altre Ecpat europee e con la stessa Commissione europea) che sarà trasmesso su radio e canali televisivi.

Lo spot

Ecpat, che in lingua inglese significa “mettere fine alla prostituzione e alla tratta di bambini”, lotta da anni contro questo riprovevole e terribile fenomeno e quest’anno chiede aiuto agli italiani, spronandoci a non far finta di nulla, a cercare di individuare e segnalare eventuali abusi o situazioni sospette.

I numeri

Sulle splendide spiagge di Malindi, Mombasa, Kalifi e Diani una bambina su 3 (dai 12 a 18 anni) si prostituisce.
Solo a San José, capitale del Costa Rica, 2.000 minori sono sessualmente sfruttati, venticinquemila nella Repubblica Domenicana.
I governi di questi Paesi, insieme alle Ong e alle agenzie delle Nazioni Unite, stanno cercando di combattere questa piaga.
Anche noi possiamo fare qualcosa. Con un piccolo gesto possiamo aiutare i bambini della periferia di Phnom Penh, che rischiano di finire nel giro della pedofili. Basta poco, un piccolo aiuto economico, dei libri scolastici, a volte un semplice pollo da allevare.
Per tutte le informazioni basta andare su Ecpat.it.

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