Non bisogna sicuramente obbligarlo a stare fermo ed immobile forzando la parte della bocca che interessa la masticazione: state certe che arriverà a rifiutare qualsiasi cosa che sia cibo. Potrebbe a quel punto anche rifiutare il latte, se associa il momento del nutrimento ad un momento forzato e di nervosismo.
Ma perché potrebbe rifiutare di masticare alcuni cibi?
Questo può succedere anche perché il piccolo ha fiutato la sua intolleranza ad alcuni cibi, ad esempio ha avvertito dei fastidi digestivi e non vuole più assumere quel cibo.
Questa situazione può incidere sulla crescita solo se la mamma non riesce a trovare una soluzione alternativa per nutrirlo, perché il problema del rifiuto di cibi solidi solitamente si eclissa quando il bambino comincia a frequentare luoghi comuni in cui si confronta con gli altri bambini, come la mensa a scuola
A volte può anche essere legato ad una questione d’ansia che il piccolo avverte, derivante dalla tensione familiare. In effetti il bambino, se “preserva” rancore nei confronti della mamma o del papà, potrebbe anche rifiutare il cibo come segno di ribellione verso i genitori: rifiuta quello che loro impongono per lasciarli intendere che è contro di loro che ha qualcosa.
Quando ci sono questi problemi è bene analizzare la propria situazione in casa e cercare di capire se sono gli stati d’ansia che preoccupano il bambino, oppure se è solo una questione di svogliatezza. Nell’ultimo caso, magari è bene cercare di introdursi nel gioco con lui, divertirsi insieme, ed ogni tanto dargli una cucchiaiata!
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