Come comportarsi in questi casi?
Innanzitutto bisogna porsi in atteggiamenti amichevoli nei confronti dell’animale di modo che anche lui non si ponga in posizione di aggressione. Se il cane annusa il piccolo, non bisogna allarmarsi, sta solo cercando di conoscerlo e di prendere confidenza. È il modo di fare degli animali. Ovviamente per non essere aggrediti non si deve arrecare disturbo soprattutto quando mangia, dorme, oppure se è con i suoi cuccioli. In quest’ultimo caso, infatti, reagirà al vostro avvicinamento con aggressività perché vorrà proteggere ciò che è suo. Se vengono a verificarsi casi in cui il cane rincorre il bambino, far stare tranquillo il piccolo con le mani ferme lungo i fianchi e non farlo scappare via: l’animale potrebbe spaventarsi e cercare di difendersi aggredendo. Se si ha un cane o un qualsiasi altro tipo di animale in casa, come un gatto, una delle regole fondamentali per la protezione del piccolo, è l’igiene dell’animale stesso. È consigliabile tenerlo sempre in un ambiente igienizzato di modo che anche se per casi fortuiti azzanni il bambino, non possa creargli infezione, nemmeno nel caso di un lieve graffio. Quando si tratta di animali altrui, e ad esempio ci si trova in un parco ed il bambino vuole accarezzare un cagnolino, chiedere il permesso al padrone.
Mettendo un attimo da parte tutte queste tristi notizie
ansie
Quando ad esempio nasce un fratellino, il più grande, può sentirsi solo e messo da parte. Un animale in casa riuscirebbe ad aiutarlo ad affrontare l’apparente mancanza di attenzioni dei genitori, perchè tramite le coccole ed il gioco riesce ad esprimere le sensazioni che questo evento ha troncato.
In effetti si sta sempre più diffondendo la Pet Therapy: curare i bambini affetti da alcuni disturbi fisici e mentali con gli animali.
Cani, gatti, cavalli, delfini vengono utilizzati, in questa pratica, proprio per riabilitazione sia fisica che mentale del piccolo.