In Italia uno studio fiorentino, coordinato dal Dottor Marino Maglietta docente di Fisica e fondatore dell'associazione Crescere insieme, ha riscontrato che una famiglia con un reddito mensile di 3500 euro ne spende circa 230.000 per mantenere un figlio dalla nascita alla laurea. Se la famiglia ha a disposizione un reddito superiore, intorno ai 5000 euro, la cifra totale sfiora i 300.000 euro.
Un dato che si concilia bene con i parametri evidenziati dal sociologo Enrico Finzi sulla tendenza dei genitori a spendere a più non posso per i propri figli, tendenza legata fondamentalmente a tre fattori: il numero minore di figli il senso di colpa per il tempo che non si riesce a dedicare ai figli la cultura del nuovo che insidia il riciclo di oggetti dei fratelli e dei cugini
Nessun dettaglio sul sesso dei figli in Italia ma secondo MariaGabriella Corbi, dottoressa in Scienza dell'educazione, consulente e mediatrice familiare, il dato inglese è attendibile perché le bambine hanno esigenze differenti dai maschi, indissolubilmente legate alla crescita.
In Gran Bretagna sono i vestiti ad incidere principalmente, sarà così anche in Italia? Sicuramente il fattore moda è cruciale per le ragazzine ma è pur vero che le statistiche prendono in esame anche anni “non sospetti”. Saranno allora le mamme a non resistere e a spendere di più per vestire le bambine che non per i maschietti? A guardarsi in giro è facile immaginare di sì, non fosse che per la quantità di articoli non disponibili al maschile: gonne, vestitini, cerchietti, ballerine, borsine...
Voi cosa ne dite? Si spende di più per una bambina?
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