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Mamme nella rete - Quali sono le differenze fra figli di coppie sposate e figli di coppie di fatto, se ce ne sono?
Stefano Molfino - Le differenze ci sono, eccome. I figli nati fuori dal matrimonio sono ancora considerati "figli di serie B", sia dal punto di vista del diritto sostanziale, sia dal punto di vista del diritto processuale. Basti pensare che ancora oggi i figli naturali non hanno, per legge, parenti al di fuori di coloro che li hanno riconosciuti. Dal punto di vista processuale, poi, il tribunale competente per i conflitti tra i genitori di figli naturali non è il Tribunale Ordinario come per i figli legittimi, bensì il Tribunale per i Minorenni. In quasi tutte le regioni, vi è un solo Tribunale per i Minorenni e hanno carichi di lavoro insostenibili, dato anche il sempre maggior aumento di coppie di fatto, ossia di famiglie conviventi e non legate da vincolo matrimoniale. Tutto questo non fa altro che aggravare la situazione dei figli naturali in caso di conflitto familiare, in quanto per avere un udienza presso un giudice spesso ènecessario attendere molti mesi.
MNR - Quali sono i tramiti burocratici che si devono affrontare affinché il figlio di una coppia di fatto abbia gli stessi diritti di un figlio di una coppia sposata, se per la convivenza è necessario un contratto con atto notarile per i figli cosa si deve fare?
SM - La legittimazione del figlio naturale può avvenire in due casi: per susseguente matrimonio, oppure per provvedimento del giudice. L'art. 285 del Codice Civile prevede inoltre la possibilità di legittimare i figli con testamento o atto pubblico ma solo in casi particolari.
È necessaria quindi innanzitutto una presa di coscienza da parte dei genitori dei figli nati fuori dal matrimonio, affinché capiscano che serve un loro impulso al fine di porre i loro figli al riparo dalla nostra legislazione sciagurata.
MNR - Se una coppia di fatto si separa e uno dei due coniugi si sposa avendo in seguito altri figli all'interno del matrimonio, questo comporterà per il primogenito nato da una coppia di fatto qualche svantaggio o perdita di diritti ereditari o patrimoniali?
SM - Concorrerà nell'eredità del genitore con gli altri figli legittimi, ma a meno di una legittimazione successiva non avrà una vera e propria parentela naturale, con tutti gli effetti patrimoniali del caso: primo fra tutti l'impossibilità di succedere automaticamente nei confronti dei parenti collaterali. È possibile l'inserimento del figlio all'interno della famiglia legittima di uno dei genitori, ma solo nel caso in cui ciò corrisponda all'interesse del minore, vi sia consenso dell'altro genitore che abbia effettuato il riconoscimento, dell'altro coniuge e dei figli legittimi che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età.
MNR - In caso di perdita dei genitori, il figlio di una coppia di fatto a chi viene affidato, è necessario lasciare scritture legali per garantire che i parenti prossimi possano prendersi cura di lui o, come per un figlio di una coppia sposata, la cosa è automatica?
SM - Stando alla lettera della legge, non avendo parentela al di fuori dei genitori, i figli naturali dovrebbero venir affidati a estranei. Tuttavia c'è da dire che la procedura che si apre davanti al Giudice Tutelare è la medesima che per i figli legittimi, e nella pratica molti giudici verificano comunque l'idoneità dei "parenti naturali" onde privilegiare l'affidamento nell'ambito familiare. È inoltre possibile, nonché consigliabile, nominare un tutore - cioè colui che avrà cura del minore, lo rappresenterà in tutti gli atti civili e ne amministrerà i beni - mediante testamento, atto pubblico o scrittura privata autenticata.
Per info: press@mammenellarete.it www.coppiedifatto.it
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