I video curati da Gabriele Farina, già autore del più famoso progetto Videomarta (www.videomarta.com), vedono la partecipazione di una giovane attrice torinese, Valentina Bartolo, che oltre a diverse esperienze nell’ambito di produzioni teatrali di grande rilievo, fa attualmente parte del cast de La melevisione.
L’avventura però non finisce qui.
Clo e il suo equipaggio invitano anche i bambini, insieme a genitori o insegnanti ad inviare un link ad un loro video in cui venga raccontata una favola: «Perché non provi tu a raccontare una fiaba? Scegli quella che ti piace di più… oppure inventane una».
Basterà lasciare un commento alle fiabe video pubblicate dalla redazione e indicare l’indirizzo della pagina nella quale si trova il proprio video. La redazione provvederà ad inserirlo nel canale You tube di navediclo.it nonché sulle pagine del portale.
Accanto ai grandi autori, trovano spazio i bambini che, nella più pura definizione della rete, si trasformano da fruitori in attori. Sarà così possibile ascoltare cento diverse versioni di Cappuccetto rosso, Cenerentola o Il gatto con gli stivali, tantissime variazioni sul tema di La bella e la bestia, Pinocchio o Barbablù.
Cosa aspettate? www.navediclo.it La Nave di CLO
Un tempo esisteva il Manuale delle giovani marmotte un’edizione gelosamente collezionata e conservata dai bambini, nel quale attività, storie e filastrocche venivano diffuse nero su bianco, attraverso le pagine dei piccoli volumi.
La fine degli anni ‘70 però, attraverso la televisione, segnò la fine di un’epoca producendo una vera rivoluzione e facendo sì che rimanessero i contenuti e cambiassero i contenitori, che dalle copertine dei libri si tradussero nel tubo catodico capace di trasmettere le informazioni attraverso suoni e immagini in movimento.
Naturalmente il passaggio non si realizzò solo in questo senso: vennero ridisegnati e inventati nuovi contesti e soprattutto ampliati i target, per i quali non era più necessario saper leggere, ma sufficiente ascoltare e guardare.
Alla televisione però mancava ancora un aspetto che aveva potuto sviluppare in modo solo marginale e che la rete andò definitivamente a realizzare: l’interattività.
Internet ha portato a compimento un vero e proprio processo di emancipazione per la comunicazione, ridefinendo ancora una volta attività, contesti e personaggi, creando i presupposti per una centralità del singolo e della sua autonomia nella scelta e nei desideri, mantenendo costanti contenuti e idee.
Da queste premesse è nato il progetto per La nave di CLO, un portale sviluppato nel tentativo di trasferire sul web, attività che da sempre hanno accompagnato lo sviluppo e l’educazione dei bambini, proposte in una chiave attuale e capace di sfruttare le potenzialità sia tecniche che comunicative offerte, permettendo dunque lo sviluppo di spontaneità, attitudini e interessi secondo desideri e necessità individuali.
La nave di CLO nasce come proposta nuova sia nell’aspetto che nelle intenzioni, pensato con un design inedito e realmente vicino al target di riferimento a partire da una riflessione sull’attuale panorama del web per bambini, nonché sugli errori e sui punti di forza che contraddistinguono questo campo della progettazione.