di Lisa Sorrentino
"No mi dispiace, ma oggi non passo, piove e la piccola potrebbe prendere freddo. Lo so che non la vedi da tempo, mamma, ma ti dico che sta bene e che appena posso passiamo da te!"
Telefonata tipica dopo la quale ti fermi a riflettere e ti senti una nullità: ho impedito, volontariamente e senza un motivo valido, perché la piccola sta bene, alla nonna di vedere la sua nipotina.
E se fossi stata io al suo posto? E se a me fosse negato il piacere di vedere la piccola? Allora dai, la copro bene e di corsa in macchina. Si, ma l'ultima volta che ha preso il raffreddore, poi dopo poco è arrivata anche la febbre. La ricordo ancora povera piccola mia, nel lettone, con i suoi tipici 39° di temperatura, nuda, malgrado fosse inverno, nottate insonni e io che con il ghiaccio cercavo di tenerla fresca in attesa che facesse effetto la tachipirina e la temperatura scendesse.
Uffa ecco che rimorsi e sensi di colpa si fanno avanti.
Ma io sono la responsabile della salute di mia figlia, a me l'arduo compito di decidere il giusto per lei e con una giornata del genere non mi pare il caso di portarla fuori. E se si ammalasse? Dopo a me la colpa e le conseguenze del mio gesto mi sarebbero state rimproverate da tutti.
Bene, allora perché mi sento come un'egoista che pensa solo a... a far star bene sua figlia?
Bè, sotto questo aspetto la cosa cambia, è il suo bene che sto preservando.
Dire "no" a situazioni che mettono a rischio la tranquillità e il benessere dei nostri figli non ci rende egoisti, ma genitori responsabili.
Loro dipendono completamente in tutto e per tutto da noi, siamo noi con le nostre decisioni a fare la loro felicità.
E lo stesso discorso vale per tutte quelle situazioni, dentro e fuori dalla famiglia che possono turbare l'equilibrio che faticosamente abbiamo creato nella nostra famiglia.
Cambiamenti improvvisi, anche per motivi seri, hanno come primo pensiero, l'impatto e quindi le conseguenze che potrebbero modificare quell'equilibrio.
Bambini felici sono il frutto di una famiglia forte, stabile e coerente.
Ma a qualcuno questo modo di fare potrebbe sembrare il frutto di filosofia e psicologia con un poco di pedagogia spicciola, che serve solo a complicare la vita. "Mentre noi, ai nostri tempi......."
Per fortuna i tempi sono cambiati e la conoscenza ha permesso di fare passi in avanti. Basti pensare che erano convinti che fino ai tre anni i bambini non fossero capaci di capire niente!
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