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"Disturbo dello spettro autistico". Sono mamma di un bimbo speciale

di mammenellarete - 29.06.2018 - Scrivici

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Fonte: pixabay
Dopo la diagnosi di "spettro autistico", la mia vita è diventata un via vai di terapie e di giorni interminabili. Sono sempre in macchina. Trovo la forza di fare tutto perché mio figlio di 4 anni è il mio tutto. La sua sorellina lo ama ed è forte quanto me, soprattutto quando rimane a casa con il papà mentre noi facciamo le visite e i ricoveri.

Sono la mamma di una principessa di otto anni e di un principino di quattro. Lei è innamoratissima del suo fratellino dal momento in cui ha saputo che era nel pancino della sua mamma. Un amore che ogni mamma sogna di vedere tra i propri figli.

Lui venne al mondo con nostra immensa gioia e dopo la sua nascita tutto sembrava procedere bene. Verso i 20 mesi però mi resi conto che qualcosa non andava. Faticavo ad accettarlo, non volevo ammetterlo... ma il mio bimbo non indicava, non parlava e spesso non si girava quando veniva chiamato.

Con la sorellina giocava e non era infastidito dalla presenza di altri bimbi. Nonostante ciò decisi di farmi forza e fare una visita neuropsichiatrica. "Sospetto del disturbo dello spettro autistico" fu la risposta. una doccia fredda, uno schiaffo... mi misi in lista di attesa per il ricovero in una struttura dove avrei avuto conferme e diagnosi precise.

Fu un ricovero lungo 15 giorni, praticamente un inferno per me. Sì, la diagnosi fu quella: "spettro autistico". Mi feci forza, per me e per lui. Chiesi un'altra visita in Toscana a 800 chilometri di distanza dal nostro paese e iniziai con le terapie: psicomotricità, logopedia e in più una psicolinguista privata.

Iniziai a vedere che la cosa funzionava. Dopo 3 mesi il mio bimbo cantò la sua prima canzone. Io e mio marito non riuscimmo a trattenere le lacrime. Dopo sei mesi facemmo un altro ricovero di controllo: altri 15 giorni. Il mio bimbo faceva ancora progressi.

La mia vita è diventata un via vai di terapie e di giorni interminabili. Sono sempre in macchina. Trovo la forza di fare tutto perché lui è il mio tutto. La sua sorellina lo ama ed è forte quanto me, soprattutto quando rimane a casa con il papà mentre noi andiamo ai ricoveri.

Anche ora, mentre vi scrivo, siamo ricoverati: rimarremo 21 giorni e, usciti da qui, dovremo fare altri controlli a Firenze. Care mamme, la mia storia è lunghissima, anche se il mio cucciolo ha solo 4 anni e mezzo. Ma credetemi, mi sono ritrovata ad essere mamma di un bambino speciale.

E lui ha reso speciale la mia vita. Per noi ci sono molte più vittorie e molte più gioie. Mi ha chiamato mamma a 4 anni e la felicità è stata immensa, il doppio praticamente. Lui è gioioso, dolce e affettuoso e adesso lo sentiamo cantare sempre e dire un sacco di parole. Non arrendetevi mai!

di Anna

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