di Stefania d'Elia
3 anni fa, quasi precisi precisi ho accompagnato Gaia alla materna.
Era la prima volta.
Era la festa sua e di tutti gli altri "piccoli" che sarebbero entrati di lì a qualche mese ufficialmente nel "mondo dei grandi" .
Ricordo l'emozione (più mia che sua) con cui ci siamo preparate la mattina, e ricordo l'orgoglio nel vederla piccolina insieme a tutti quei bambini più alti di lei.
C'erano i bambini grandi ad accoglierci nel salone, e le maestre ci hanno fatto sedere sulle panchine insieme ai nostri bambini.
I "grandi" avevano compiuto il loro viaggio alla materna: erano pronti per entrare alle elementari e lasciare il loro posto a quei rospetti che non arrivavano al metro e che guardavano tutto con gli occhi sgranati dalla meraviglia.
Ricordo che non sono riuscita a trattenere le lacrime mentre passavano il testimone ai "piccoli": un fiore di carta che ognuno di loro aveva preparato proprio per i nostri bambini, gli stessi bambini che avrebbero preso il loro posto a settembre.
Ci sono state canzoncine, cantate e mimate in onore di questi nuovi bambini.
Ricordo che mi sono sentita una privilegiata: guardavo mia figlia che stava per fare "il suo ingresso in società", e pensavo che nulla avrebbe mai potuto emozionarmi di più.
Ovviamente mi sbagliavo, in questi 3 lunghi anni ci sono state recite scolastiche, feste, saggi di fine anno, compleanni e dichiarazioni d'amore (sì, Gaia si è fidanzata almeno 4 volte).
Ci sono state bambine sconosciute che hanno iniziato la scuola con lei che sono diventate sue amiche prima e migliori amiche poi. Ho visto Gaia crescere insieme, litigare e fare pace, ho riconosciuto in lei atteggiamenti che non sono suoi, e ho capito che ormai "faceva parte di un gruppo". E' incredibile come una cosa tanto banale mi abbia colpito. La mia bimba sta gettando le basi della donna che sarà: e sarà amata e questa è la cosa più bella.
Oggi, esattamente come 3 anni fa, i bambini piccoli sono stati accolti dai grandi alla materna.
Solo che questa volta Gaia era una grande: ha aiutato a organizzare la festa, ha preparato i sacchettini con i biscotti, la formina fatta con la pasta da modellare, ha cantato le canzoni per i bambini che verranno... ha tracciato il suo cammino per 3 anni e ora è pronta per passare il suo testimone a un altro bambino più piccolo.
La sapevo a scuola a cantare canzoni, come 3 anni fa le aveva ascoltate seduta sulle mie ginocchia e la sensazione di un grosso buco nello stomaco non mi ha abbandonato neanche un secondo: sta crescendo.
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