Mamma si diventa!
di Lisa Sorrentino
Che strano. Sei li che nella tua culletta mi guardi, mi sorridi ed io non provo gioia.
Quasi, negli ultimi giorni, mi sono vista come un mostro.
Che fine ha fatto l'entusiasmo, la gioia dei primi giorni con te?
Ieri addirittura, questo mostro che si definisce " tua mamma" si è guardata allo specchio e si è detta "ma chi me lo ha fatto fare di fare un figlio? Stavo così bene prima! Avevo un lavoro, un vivere sociale, il tempo per fare, la forza di pensare mentre oggi se mi va bene riesco a togliere il pigiama di dosso prima di cena."
Ecco ora mi guardo allo specchio e cosa vedo: occhiaie, viso pallido, capelli arruffati, sguardo spento, seno incontenibile e addome flaccido!
Vedi piccola che mostro di mamma ti è capitata!
Forse sono uno scherzo della natura, forse si sono dimenticati di inserirmi il gene della maternità.
Eppure ti ho, ti abbiamo desiderato e sei arrivata con tanto amore.
Ed ora vorrei che scomparissi! "Rivoglio la mia vita!”, ho urlato l'altro giorno al tuo papà!
Qualcuno mi parla di tempeste ormonali, di problemi legati all'allattamento; qualcun'altro invece ci ride su
credendo ad uno scherzo.
Perché è impossibile anche solo immaginare che una donna non nasca con la vocazione della mamma?
Perché una donna nasce per essere mamma!
E per tutta una vita ti fanno credere che è così.
Ma non è vero. La verità è che un figlio ti stravolge la vita. E bisogna prepararsi a questo.
Al fatto che TU come essere non esisterai più, TU come donna non sarai più considerata.
Nessuno ti chiamerà per sapere come stai dopo un difficile parto, no! Ma ti domanderanno come sta la piccola, se ha mangiato abbastanza, se sei attenta a cambiarle il pannolino spesso,ecc.
TU oggi hai smesso di essere donna, sei mamma e nessuno si preoccupa di quanto sia difficile questo passaggio.
E finché non incontrerai chi avrà il coraggio di dirti che anche lei ci è passata e che è perfettamente normale quello che stai vivendo, ti sentirai sempre un'aliena. La solitudine, un intero inverno in casa, l'impossibilità di ritrovare nelle vecchie amicizia un momento di confidenza e ascolto, non mi ha aiutato stare meglio. Tutte le promesse di continuare a vedersi dopo la nascita della piccola, tutto sparito. Nemmeno fossi un'appestata!
Ho iniziato a leggere e a capire. A parlarne anche sopportando sguardi di incredulità e sgomento.
Ma avevo bisogno di aiuto perché stavo compromettendo il mio rapporto con la piccola.
E un giorno ho urlato a chi per l'ennesima volta rivolgendosi a me, mi ha chiamato "la madre " definendomi con un aggettivo , ho precisato : "Io Sono Lisa, la mamma di Sonia".
Non è vero che una donna nasce mamma, mamma si diventa!
Di Lisa: Storia del mio parto, non pensando al dolore e La scelta di avere un bambino
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