Quali sono gli accorgimenti infallibili da applicare?
Prima della nascita del fratellino o della sorellina
- è meglio che la mamma parli al più presto dell’arrivo del bambino, non più tardi del terzo mese, prima che si accorga del pancione della mamma;
- è utile acquistare o mostrare libri per bambini che illustrano cosa avviene nella pancia e l’aspetto di un neonato;
- meglio evitare l’espressione “ti regalo un fratellino”, per non farla sembrare una sua responsabilità;
- fargli cambiare letto o stanza alcuni mesi precedenti alla nascita del bambino, per far sì che non sia un trauma o peggio dargli la sensazione di essere stato “spodestato”;
- se possibile, evitare di pretendere da lui nuove responsabilità o progressi o altri cambiamenti, come ad esempio una nuova babysitter o l’iscrizione alla scuola materna;
- farsi aiutare nella preparazione della culla o della stanza del nuovo bambino;
- far vedere al maggiore foto di lui stesso da neonato, fargli immaginare (dato che probabilmente non può ricordarlo) come anche lui è stato aspettato e poi accolto;
- anticipargli che la mamma passerà del tempo all’ospedale, per non farlo rimanere sorpreso della sua assenza;
- anticipargli che potrà giocare insieme ad un altro bambino
Dopo la nascita del fratellino o della sorellina
- all’ospedale chiamarlo per telefono e permettergli di andare a trovare la mamma e fargli trascorrere del tempo col papà, meglio se per farlo divertire, farlo giocare;
- una volta tornata a casa, portargli un regalo da parte del neonato, meglio se è qualcosa che appartiene al mondo del neonato, come un biberon o un vestitino per giocare con le bambole (se è una bambina);
- farlo “giocare alla mamma o al papà” : se la mamma allatta fargli dar da mangiare ad una bambola o a un orsacchiotto;
- farsi aiutare nella cura del neonato, ad esempio nel momento del bagnetto;
- durante l'allattamento dedicargli attenzione, parlandogli o leggendogli una favola;
- cercare dei momenti per passare del tempo da sola con lui, per farlo sentire comunque “esclusivo”;
- fargli tenere il neonato in braccio, magari davanti ad altri adulti, per dargli una sensazione di fiducia;
- invitare gli ospiti a dargli attenzione, se necessario preparare dei regali per lui per quando il neonato riceverà dei doni, permettergli di scartare i regali del fratello;
- fargli visitare famiglie in cui c’è un fratello maggiore e un neonato, per immedesimarsi e riconoscersi in quella situazione;
- elogiarlo per le cose che fa in autonomia, senza bisogno di assistenza, perché “è grande”, fargli sentire che per la mamma è un sollievo;
- accettare possibili atteggiamenti regressivi, come ciucciare il dito, fare la pipì a letto o addosso, la voglia di biberon, il mostrarsi introverso. Sono gesti che fa per attirare l’attenzione, per mostrarsi “piccolo”, non va sgridato, né criticato, perché sono transitori;
- non cambiare le “regole" che si hanno in casa con l’arrivo del piccolo, non perdonare capricci che prima erano oggetto di rimprovero;
- permettergli di esprimere il suo disappunto per il nuovo arrivato, facendolo parlare, se lo fa, senza evitare l’argomento, o giocare con un pupazzo o una bambola, o permettergli di disegnare liberamente;
- dirgli che il neonato gli vuole bene, che gli sorride e che è contento della sua presenza, di essere il suo fratellino;
- se diventa particolarmente aggressivo mettetelo in castigo; se l’atteggiamento continua per molti mesi, chiedere consiglio ad un medico.