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Balbuzie fisiologica: come aiutare il bambino e quando intervenire

di Eleonora La Monaca - 23.04.2014 - Scrivici

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Nel corso dello sviluppo del linguaggio possono presentarsi alcuni momenti di apparente “blocco”o manifestazioni che possono far pensare ad una regressione delle abilità linguistiche. Uno di questi momenti è la comparsa della cosiddetta balbuzie fisiologica che può durare anche alcuni mesi.

La balbuzie fisiologica: quando e come si manifesta

La balbuzie fisiologica può manifestarsi quando il bambino comincia a formulare frasi complesse e ben strutturate, cioè tra i 2 anni e mezzo e i 4; in questo periodo comincia ad esprimere concetti più difficili ed astratti, descrivere momenti lontani nel tempo, ma le sue abilità motorie di articolazione del linguaggio sono ancora limitate e il bambino può non riuscire ad organizzare i movimenti necessari e per questo balbettare.

La balbuzie fisiologica ha spesso un andamento altalenante: ci possono essere giorni in cui tutto è a posto e altri in cui balbetta molto. È importante sapere che il bambino di quest'età non si accorge di balbettare o di esitare, a volte fa errori, torna indietro, poi ricomincia, ma di tutto questo non si rende conto e l'80% circa dei bambini a cui succede questo, risolvono spontaneamente il problema entro pochi mesi dalla comparsa.

Ecco alcuni casi in cui è necessario attivarsi verso la difficoltà:

• Se in famiglia qualcuno balbetta o ha (ha avuto) un disturbo di linguaggio va considerato un fattore di rischio e quindi è necessario segnalarlo al pediatra che potrà aiutarvi nel monitoraggio dell'andamento.

• Se ci sono tensioni muscolari della mandibola o della bocca, tic, tremolii;

• se il bambino tende a rinunciare a parlare;

• se il bambino mostra segni di consapevolezza del problema.

Se si verificano le cose sopra descritte, meglio parlarne al pediatra e rivolgersi ad un logopedista che potrà darvi suggerimenti e consigli più dettagliati.

Come aiutare il bambino?

Se la situazione ha invece le caratteristiche di una fase fisiologica, ecco cosa potete fare voi genitori per aiutare il bambino e non aggravare la situazione:

• So che è difficile, ma è bene non andare in ansia in quanto è una fase transitoria e piuttosto comune.

• Quando si esprime dategli tutta l'attenzione ed ascoltatelo con calma,

• Non fategli mai notare che "parla male"; concentratevi sulla cosa che vuole comunicarvi e non su come la dice.

• Non interrompetelo mai mentre parla, questo potrebbe addirittura peggiorare le cose o scoraggiare il bambino;

• Non finitegli le frasi, non fategli fretta;

• Non ditegli "prendi fiato" o "fai un bel respiro", non serve (ricordate? Lui non sa di balbettare);

• Ascoltatelo con pazienza e quando avrà finito, riformulate la frase in modo corretto, così da fornirgli un buon modello linguistico;

• Condividete queste piccole strategie con tutti gli adulti che si prendono cura del vostro bambino: nonni, maestre di nido o materna, baby sitter ...

• Leggete dei semplici libri che lui conosca bene e che possa raccontare senza difficoltà, il successo e la condivisione di belle esperienze linguistiche sono un buon "fattore di protezione".

• Segnate su un quadernino l'andamento delle manifestazioni, per esempio quante volte in un giorno o in una settimana, se ci sono degli orari in cui si verifica di più. Se smette e poi riprende a distanza di tempo.

Se nonostante tutti gli accorgimenti, la situazione non si dovesse risolvere entro alcuni mesi, rivolgetevi ad uno specialista.

Sul forum https://www.nostrofiglio.it/forum/la-logopedista-125/balbuzia-20217/ e https://www.nostrofiglio.it/forum/la-logopedista-125/balbetta-28-mesi-20885/

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Eleonora La Monaca, logopedista da 15 anni, da 10 si occupa prevalentemente di disturbi di linguaggio in bambini piccoli (da 0 a 4 anni) presso un Servizio di Neuropsichiatria Infantile pubblico. Il suo sito: http://www.mammalogopedista.it/wordpress/

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