Con i Babyjoux la mamma non deve più preoccuparsi del fatto che il suo bambino possa farsi male con la collana (per esempio portandosi il ciondolo negli occhi) o fare del male a lei stessa (per esempio quando il bambino prova a strappare la collanda).
L’idea è venuta (ovviamente) ad una mamma, Elena Spini: “Amo indossare le collane, e da anni ne disegno e realizzo - racconta la creatrice Elena Spini - Da quando è nata Ariel mi sono resa conto che l’80% delle mie collane non era più utilizzabile: alcune erano armi improprie per lei o per il mio collo, altre non prestavano la resistenza di una liana agli strappidella piccola “tartan”.
I materiali utilizzati sono semplici, ma grazie alla creatività di Elena, il risultato è davvero originale.
Ecco i primi quattro modelli di babyjoux
Mordimi, ideato intorno a un anello da dentizione;
Tuffami,creato con una paperella, da usare anche nella vasca da bagno;
A me gli occhi, fatto con una lente che moltiplica le immagini;
Il piccolo alchimista, costruito con una provetta per analisi di laboratorio profumata, perché riempita con ambra o lavanda.
Ogni collana viene valutata sul sito tramite una scheda, con la quale si prendono in considerazione le sue caratteristiche:
lavabilità, resistenza agli urti e agli strappi, giocabilità, sviluppo sensoriale visivo, tattile, uditivo, olfattivo e gustativo.