Gli studiosi per ora sembrano sospendere il giudizio, pur con qualche accenno di polemica. Di fatto non ci sono precendenti di questo tipo in fatto di stimolazione cerebrale infantile, quindi non è dato sapere se gli effetti della televisione su bambini così piccoli possano essere positivi, neutrali o del tutto negativi.
Sul sito del canale BabyTv viene presentato come un'occasione per i genitori di condividere con il proprio piccolo momenti di gioco e apprendimento, lasciando quindi presumere che i contenuti trasmessi raggiungerebbero il proprio scopo educativo se fruiti dal bambino in compagnia di un adulto. Segue>>
autorevoli scienziati
piccole dosi
supporto
Il rischio maggiore - mette in guardia lo psicanalista Massimo Ammaniti - è la passività che il modello televisivo impone allo spettatore. Da 0 a 3 anni il cervello è particolarmente ricettivo e dovrebbe essere stimolato su tutti i cinque sensi, non solo a livello visivo, e soprattutto in un contesto relazionale con figure di riferimento, quali i genitori o i fratelli maggiori.
Insomma lunga vita al "fattore umano", qualunque sia l'esperienza educativa che si propone al bambino, ma siano anche benvenute le iniziative originali come quella di BabyTv!