Quali sono le risposte giuste per rassicurare le nostre mamme scettiche? Innanzitutto, è bene sottolineare, come riferiscono i pediatri, che ogni bambino ha i suoi tempi . A tal proposito, esistono quelli precoci e quelli che cominciano ad andare carponi, o camminare, più tardi.
La fase del gattonamento non è una fase obbligatoria. Alcuni piccoli possono anche saltarla e proiettarsi, direttamente, verso il suo mantenersi in equilibrio o verso i primi passi.
Esistono dei tempi per le fasi del piccolo: il gattonamento, il tirarsi su da solo e lo spostarsi autonomamente dovrebbero avvenire intorno agli 8 – 9 mesi o più tardi, intorno ai 12. Questi sono, comunque, tempi indicativi che possono variare da bimbo a bimbo.
Se il piccolo comincia a muoversi bisognerebbe aiutarlo e spronarlo?
Come in tutte le questioni esistono tesi contrastanti.
Alcuni esperti sostengono che, aiutare il piccolo, anche solo a mantenersi in equilibrio, serve a mostrargli sicurezza e questo lo inciterebbe al movimento.
Dall’altra parte abbiamo la tesi della naturalezza.
Lasciare che il piccolo faccia da sé, che cada, che abbia i suoi tempi (di modo che possa sperimentare e ricercare nuovi modi per muoversi), è uno dei metodi migliori per agevolarlo.
In effetti, i sostenitori dell’appena citata “tesi dell’autonomia del piccolo” giudicano l’aiuto offerto, come la possibilità di un rallentamento delle fasi di gattonamento, o primi passi che siano: il bambino si sentirà assistito e si abbandonerà all’adulto senza fare da sé.
In ogni caso, Mamme…non preoccupatevi! Ogni cosa a suo tempo!
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