L'allarme lanciato dai risultati raccolti riguarda le capacità di un corretto apprendimento a scuola e, nel peggiore dei casi, di possibili disturbi mentali. Lo sviluppo tardivo della parola, infatti, condizionerebbe tutta la sfera legata alla comunicazione.
Come fare allora se il bambino "tarda" a parlare? Secondo Virginia Beardshaw, presidente di I CAN, è necessario aiuto e sostegno da parte dei genitori che devono impegnarsi nell'interagire il più possibile con il bambino. Per uno sviluppo corretto del linguaggio fondamentale parlare con i propri bambini, giocare letteralmente con le parole, leggere libri e fiabe adatte. Il consiglio include anche un utilizzo moderato del ciuccio, che si limiti possibilmente alle ore del sonno, in modo che i bimbi non siano "ostacolati" nella formazione delle parole.
Le bambine
sarebbero più precoci
I problemi legati al linguaggio possono condizionare significativamente la vita dei bambini e la loro capacità di apprendimento; eppure solo un quarto dei bambini su cui si sono riscontrati ritardi significativi o problemi sono stati aiutati da un intervento terapeutico.
Come sempre, nel caso di questi studi, il messaggio è: fare attenzione sì, drammatizzare no. Quindi se il vostro bambino vi sembra un po' "lento", chiedete consiglio al vostro medico di fiducia prima di preoccuparvi e preparatevi a ricordare la sua prima parola.
Circa il 95 per cento dei genitori britannici ricorda la prima parola del proprio bambino, dal classico "mamma" all'inglesissimo "beer"...