Ti potrebbero interessare anche...
- Come comunicae la gravidanza al datore di lavoro>>
- Un dolce rientro sul lavoro dopo la gravidanza>>
- Mamme casalinghe più depresse delle mamme con un impiego>>
Spetta al padre lavoratore dipendente quando
- il figlio è affidato al solo padre
- in alternativa alla madre lavoratrice dipendente che non se ne avvalga (anche nel caso di lavoratrice dipendente che non si può avvalere dell'astensione facoltativa perché appartenente a categorie non aventi diritto es. lavoratrice domestica e a domicilio)
- nel caso in cui la madre non sia lavoratrice dipendente, ma lavoratrice autonoma, libera professionista, ecc.
- nel caso di madre casalinga senza eccezioni ed indipendentemente dalla sussistenza di comprovate situazioni che determinano l'oggettiva impossibilità della madre stessa di accudire il bambino circ.
- in caso di morte o di grave infermità della madre indipendentemente dalla sua condizione di lavoratrice o meno
- In caso di parto plurimo, qualora la madre non sia lavoratrice dipendente, il padre lavoratore dipendente ha diritto al raddoppio dei periodi di riposo giornaliero
- La fruizione dei permessi da parte del padre può avvenire anche durante i 3 mesi dopo il parto e durante l'eventuale congedo parentale della madre ma solo per le ore aggiuntive (1 o 2 secondo l'orario di lavoro).
Il padre non ha diritto ai riposi per allattamento quando
- la madre lavoratrice dipendente si trova in astensione obbligatoria o facoltativa
- la madre non si avvale dei riposi in quanto assente dal lavoro per sospensione.
I permessi per allattamento non spettano quando:
- la madre è lavoratrice autonoma (artigiana, commerciante, coltivatrice diretta o colona, imprenditrice agricola, parasubordinata, libera professionista)
- Colf, badante e le lavoratrice a domicilio
- Al padre lavoratore dipendente avente diritto quando la madre lavoratrice dipendente si trova in astensione obbligatoria o facoltativa
- nei casi in cui la madre lavoratrice dipendente non si avvale dei riposi in quanto assente dal lavoro per sospensione (esempio aspettativa o permessi non retribuiti, pause lavorative per part-time verticale
- quando la madre lavoratrice autonoma fruisce delle indennità per congedo di maternità.
Questa è la normativa vigente per lavoratraci dipendenti, è vero però che il mercato del lavoro è molto cambiato rispetto a qualche anno fa e spesso la normativa va adattata a casi individuali o peggio non è adatta alle nuove forme contrattuali.
E tu, hai usufruito del permesso per l'allattamento? Raccontaci la tua esperienza,.
Ti potrebbero interessare anche...
- Come comunicae la gravidanza al datore di lavoro>>
- Un dolce rientro sul lavoro dopo la gravidanza>>
- Mamme casalinghe più depresse delle mamme con un impiego>>