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Il mio incredibile parto in casa. E mi ha aiutato mio marito!

di mammenellarete - 12.11.2019 - Scrivici

mammabebe1.600
Ho partorito in casa, grazie all'aiuto di mio marito... ma non lo avevo previsto! Era troppo tardi per andare al pronto soccorso. Vi racconto la mia storia, assicurandovi che ogni bimbo sa come e quando nascere, ed ogni donna sa ascoltarsi, sa come partorire. Basta lasciar fare alla natura quello che ha già in programma di fare... con i giusti tempi!

Mi chiamo Vanna, ho 37 anni, e sono mamma di un bambino di 11 anni e di un secondo "guerriero" di quasi 2 anni, nato a gennaio. Sono rimasta incinta del secondo bimbo in un momento davvero duro e impegnativo della mia vita. Non era in "programma" in quel periodo!!! Tra l'altro, dopo il primo figlio, abbiamo cercato una seconda gravidanza, ma non arrivava. E non ci siamo preoccupati più di tanto...

Tra me e me pensavo: "Ormai Marco è grande, lo avrebbe più desiderato qualche anno fa, adesso sarebbe come sconvolgere la sua quotidianità, i suoi ritmi... i nostri equilibri!". Eh già, perché, vuoi che non si dica, dopo 10 anni c'è un certo "equilibrio", una certa "autonomia" familiare"! E invece ecco la sorpresa!!! Dopo qualche mese di ritardo (collegavo tutto al forte stress psicofisico che stavo affrontando) ho fatto il test, era positivo!!!!!

Ho pianto di gioia, ansia, paura. Ho dovuto metabolizzare ancora un altro mese prima di fissare la prima visita dal ginecologo, nel frattempo continuavo i miei ritmi lavorativi frenetici, come se nulla fosse. Ho passato una bellissima gravidanza fisicamente, mi sentivo in forma. Ho continuato a lavorare, a fare la mia ora serale di "tapis roulant" con la musica nelle orecchie a tardi (circa le 23). Era un modo di ricaricarmi e un "contatto" tra me e quello esserino che cresceva nella mia pancia. Era il nostro momento della giornata, in cui "camminavo e ascoltavo musica con e per lui"!

Con mio marito abbiamo deciso di partecipare ad un corso di preparazione al parto, nonostante fosse la seconda gravidanza: era un esperienza ed una conoscenza in più che volevo fare ed avere a differenza della prima gravidanza. E direi che è stata un'esperienza bellissima, ho avuto tante informazioni utili e importanti per due genitori, per la coppia, per la giusta serenità della mamma prima, durante e dopo la nascita di un figlio.

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Ovviamente non ti insegnano a partorire (timore che avevo per la prima gravidanza, parto naturale con episotomia...), ma hai una maggiore consapevolezza di te, del tuo corpo che cambia. Del modo che ha di accogliere una creatura. Ho fatto pochissime eco, e tutto andava bene. Data prevista: il 17 gennaio si sarebbe mosso qualcosa. E invece, dopo le festività Natalizie, ho iniziato ad avere delle contrazioni un po' più decise. Ho lasciato passare, tanto la prossima visita sarebbe stata il 9 gennaio, nel frattempo mi sarei tenuta in contatto con il ginecologo.

Martedì 9 gennaio 2018! Ho deciso di prendermi un giorno libero da lavoro per togliere gli addobbi di Natale e per sistemare casa...Nel pomeriggio, mentre facevo i compiti con Marco, ho iniziato ad avere dei doloretti più o meno intensi, ma mi ha tranquillizzato l'idea che sarei dovuta andare alla visita da lì ad un paio d'ore. Mio marito mi ha chiamato dicendomi che non sarebbe rientrato per lavoro e che sarei dovuta andare da sola al controllo.

Ma sinceramente quel pomeriggio non mi sentivo in grado di andarci da sola e ho pensato addirittura di spostare l'appuntamento. Nel frattempo ho fatto una doccia. E "galeotta" è stata quell'acqua calda sulla mia schiena!!! Mi ha dato sollievo, ma ha dato anche il via decisivo al travaglio vero e proprio! Sono iniziate le prime perdite. Ho alzato il volume della musica, non volevo che mio figlio Marco mi sentisse. Non riuscivo a trattenere in silenzio le prime contrazioni. Mi sono vestita con calma, sperando che mio marito rientrasse quanto prima, ho camminato lungo il corridoio.

Non riuscivo a stare ferma, dovevo assolutamente muovermi, facevo avanti e indietro per le stanze di casa. E così non facevo altro che stimolare ancora di più il parto. Ho sentito muoversi la porta, era mio marito!!!! Ore 17.40. Alle 18.00 avevo la visita!!!!!! Gli dico solo: "Credimi, è niente il dolore che provo adesso!!! (Non sapevo di avere una tolleranza al dolore così alta).

Mi ha guardato e ha cercato subito di portarmi al pronto soccorso. Ma non c'era più tempo. Non riuscivo a smettere di camminare, ho tranquillizzato mio figlio grande e gli ho chiesto di aspettare giù i nonni e l'ambulanza. Quindi siamo rimasti in casa io e mio marito. Qualche minuto dopo ho perso il controllo. Sentivo la sua testolina "prepotente" venire alla luce!!! Ho chiesto a mio marito: "Sei calmo!!??". E quando mi ha risposto: "Sì", gli ho detto: "Sta nascendo.... ADESSO!!!". In quel momento tutto dipendeva da noi, dal nostro autocontrollo in quell'istante. Eravamo solo noi... Tre..

E mio marito ha aiutato suo figlio a venire al mondo, accogliendolo tra le sue e le mie mani. Quel calore che abbiamo sentito in quel momento è stato EMOZIONANTE, era tutto nelle nostre mani, solo noi tre. Fino a quando non sono arrivati i soccorsi, che entrando hanno trovato davanti una scena da Film. Quando mi hanno chiesto come si chiamava quell'angioletto... ho risposto: "Lui è Christian!!!". Fino a quel momento eravamo indecisi sul nome.

Ore 17.58: è nato il primo bambino a Locorotondo (paese in cui non si verificavano nascite da un bel po' di tempo, perché non c'era più l'ospedale) in casa, con mio marito che ha dovuto prendere il brevetto da "ostetrica" nell'arco di pochi minuti!!! Ed è stato coraggioso, fantastico e sopratutto unico! Sento solo di condividere questa mia storia con tutte quelle donne che temono il momento del parto e lo vedono come qualcosa di atroce e lacerante.

Non è così, ci sono cattive informazioni. I procedimenti sanitari e le date stabilite influenzano la sensibilità di una donna tanto da farle pensare che sia meglio fare un cesareo programmato, anziché affidarsi a strutture capaci di rispettare i tempi di ogni travaglio, di ogni donna e di ogni nascita...

Io posso solo dirvi e assicurarvi che ogni bimbo SA COME E QUANDO NASCERE, ED OGNI DONNA CHE SA ASCOLTARSI, SA COME PARTORIRE.

BASTA LASCIAR FARE ALLA NATURA QUELLO CHE HA GIÀ "IN PROGRAMMA" DI FARE... CON I GIUSTI TEMPI!!

Ed io per esperienza posso assicurarvi che si può. Si può partorire senza avere danni e conseguenze né fisiche né mentali. Informatevi attraverso personale qualificato e non attraverso notizie di corridoio. Questo non vuol dire partorire in casa. Oggi, con il senno di poi, posso ringraziare Dio per come è andata, perché siamo stati bene da subito!

Devo ringraziare mio marito per il suo coraggio, devo un grazie all'ostetrica del corso che sicuramente non ci ha detto come partorire in casa, ma ci ha dato le giuste informazioni per affrontare una bella gravidanza e un buon parto (cesareo o naturale che fosse). Un grazie va anche all'equipe del pronto soccorso, che ci è venuta a dare i primissimi soccorsi poco dopo è nato Christian. Non ci hanno lasciato fino a quando non ci hanno dimesso dall'ospedale.

Ed è bello ancora oggi incontrarci e sapere di aver condiviso una storia incredibile. A metà, ma ciò che i loro occhi hanno visto non è da tutti! Questa è la nostra storia e l'ho scritta di pancia. Mi scuso se mi sono dilungata troppo.

di Vanna

Mamma e bebè

Vanna e Christian

(storia arrivata alla mail di redazione di Pianeta Mamma)

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