Finalmente mio figlio compie 3 anni. Inizia l'asilo ed è felicissimo. Ma da lì in poi non è più quello di prima: è nervoso, irrequieto con crisi di rabbia e incubi durante la notte, vomiti, rifiuto del cibo, paura del buio, insomma un altro bimbo, non il solito allegro e spensierato.
Dopo due settimane dall'inizio dell'asilo, all'uscita correndo mi dice: "Mamma mi ha picchiato!". E io gli chiedo chi è stato, che cosa è successo.
"Mamma non farmelo dire tante volte, io te lo dico, ma tu non ti arrabbi con me, vero?". Ed io gli dico di stare tranquillo. E lui mi spiega che è stata la maestra. Allora gli domando perché l'avrebbe fatto. E lui risponde "Io non ascolto mai perché non mi piace e lei mi picchia e mi punisce".
A quel punto rimasi basita...
Il giorno dopo però lui mi disse che non era vero...
Quindi non diedi troppo peso a quelle parole. Ma il mio bambino continuava a non essere più quello di prima! Era stato l'asilo a farlo cambiare così tanto???
Non ero più tranquilla. Iniziai a tenerlo d'occhio, non mi perdevo neanche un minuto della sua giornata. Passò il tempo e lui era sempre peggio.
Un giorno mi riferì nuovamente che la maestra lo aveva picchiato perché lui non aveva ascoltato e che lo aveva chiuso in bagno.
Poi si ammalò e rimase a casa 10 giorni. In questo periodo si tranquillizzò un po' e mi fece promettere che non sarebbe più andato all'asilo.
Lo portai anche dallo psicologo per qualche tempo. Poi finalmente ci chiamarono da un altro asilo. E finalmente trovò la pace.
Ma non finisce qui.
Infatti dopo l'estate ritorna al nuovo asilo e non trova più quelle maestre con cui si era trovato tanto bene. E dopo tre giorni dall'inizio della scuola il piccolo mi dice nuovamente che la maestra lo picchia. A questo punto sono andata a parlare con la dirigente e le maestre, ma come al solito non mi hanno ascoltata e mi hanno detto che i bambini hanno tanta tanta fantasia.
Ero stufa marcia, e ho pensato di tenermelo a casa, poi mi è venuta in mente un'altra scuola. Così feci richiesta. Intanto il bambino aveva ricominciato con le sue crisi: incubi, disturbi. Poi mi chiamarono nell'altra scuola. Ma lì rimase tre giorni, neanche lì voleva andare: piangeva e vomitava prima di entrare.
Dopo due mesi abbiamo scoperto che lo punivano se non mangiava.
Così lo tenni a casa e dopo un mese mi chiamarono nella sede distaccata della scuola dove aveva fatto un anno, ma mio figlio non voleva andare più e mi disse che sarebbe andato solo se c'era la maestra dello scorso anno.
Per fortuna l'ho trovata e lo hanno accettato in quella classe.
Ora lui si trova bene e tutte le crisi sono passate.
Vorrei dire a tutte le mamme di credere sempre ai bambini perché non sono sempre bugie. Non fatevi abbindolare dalle parole delle maestre alcune non sono portate e non siamo tutelati. A mio figlio è andata bene, ma tanti bimbi non parlano e poi finiscono in terapia per anni solo perché non sono stati ascoltati.
Storia di mamma Gabriella, editata dalla redazione
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