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Non riuscivo ad avere un bambino. Quando non ci pensavo più, è arrivata lei: Beatrice

di mammenellarete - 15.10.2015 - Scrivici

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Per me la ricerca di un figlio diventò un'ossessione. Eppure avevo solo 23 anni. La mia testa pensava troppo. Finalmente rimasi incinta di due gemelli, ma una sera, senza provare dolore, ebbi un'emorragia. Corremmo in ospedale e non c'era più battito. Fu un periodo molto difficile, ma dovetti farmi forza. Passarono mesi, finché un giorno scoprii di essere rimasta incinta! Senza pensieri inutili e fissazioni. Tutto è infatti andato bene. Siate serene e vivete la vostra vita di coppia senza fisse o paranoie. E auguri a tutte!

Mi chiamo Claudia e sono sposata con Nicolas, l'uomo della mia vita. Mio marito ed io iniziammo a cercare un bimbo nel 2010, l'anno in cui ci sposammo. Il tempo passava e il ciclo giungeva, purtroppo, sempre puntuale. Per me la ricerca di un figlio diventò un'ossessione.

Tentativi mirati, appunti sul calendario. Aspettavo i giorni fecondi con un carico enorme di ansia. Conosco il mio ciclo perfettamente: è molto regolare e so che ovulo sempre verso il diciassettesimo giorno.

Per esserne ancora più sicura avevo acquistato anche il "Clear blue" digitale, che monitorava l'ovulazione. Quello che vedevo sullo schermo era una conferma di quello che già sapevo. E così dopo un anno intero, sia io che mio marito iniziammo a fare i primi esami per capire cosa stesse succedendo.

Perché a 23 anni non rimanevo incinta? Con un ciclo così regolare e un'ovulazione perfetta? Mi sottoposi a esami del sangue, monitoraggi follicolari, isterosalpingografia, ecografie per me, esami del sangue e spermiogramma per mio marito. Tutto perfetto.

La mia testa forse no. Pensava troppo. Così iniziai una cura con clomifene e, nello stesso mese di cura, ecco che il test di gravidanza era finalmente positivo! Ero incinta di due gemelli! La nostra gioia infinita si tramutò però presto in dolore.

La gravidanza era cominciata con delle perdite e una sera, senza provare dolore, ebbi un'emorragia. Corremmo in ospedale e non c'era più battito. Un piccolo si era riassorbito qualche giorno prima e l'altro aveva smesso di crescere e il suo cuore non batteva più. Era il 31 luglio del 2012. Fu un lutto mai elaborato.

Una disperazione e un dolore tali non le avevo mai provate in tutta la mia vita. La notte passata in ospedale prima dei raschiamenti la trascorsi a urlare, a piangere, non trovavo conforto in nulla.

Se avessi potuto avrei smesso di vivere anche io. Lo pensai più volte quella notte, ma gli sprazzi di lucidità nella mia mente mi mostrarono chiaramente che accanto a me avevo mio marito.

Dovevamo superare questa cosa in due. Non potevo essere così egoista da poter pensare di lasciarlo solo. Così passarono i giorni. I primi tempi furono molto difficili. Di questa triste vicenda porto nel cuore come ricordo positivo solo il fatto di aver conosciuto il mio nuovo ginecologo, che è colui che mi fece i raschiamenti. Una persona umana ed eccezionale.

Un papà, un uomo, qualcosa di meraviglioso, che quella mattina mi ha preso per mano e mi ha detto con gli occhi lucidi: "Mi spiace tantissimo, vedrà che presto ne arriverà un altro e non ci saranno più lacrime". Dopo 11 mesi trovai lavoro, non pensavo a un'altra gravidanza. Per me era un pensiero lontano, ma dopo pochi giorni ecco il ciclo in ritardo.

E così il pomeriggio del 2 agosto del 2013 feci tre test di gravidanza. Erano tutti positivi. Senza nessuna cura, senza rapporti mirati, senza pensieri e frustrazioni inutili. Non potevo crederci. Dentro di me una piccola vita!

È andato tutto bene questa volta.

Beatrice è nata con un mese di anticipo ma era sana e perfetta! Nemmeno un giorno in Tin o in incubatrice. Sempre al mio fianco. Ora lei ha 18 mesi e mi sento la donna più felice del mondo.

Questo era per dire che la nostra testa è una gran str... Ma purtroppo è lei che comanda e se non ci sono problemi particolari il problema è solo quello. Siate sereni e vivete la vostra vita di coppia senza fisse o paranoie. E auguri a tutte!

(messaggio arrivato tramite la nostra pagina Facebook)

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Aggiornato il 12.01.2018

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