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Il bullismo si può vincere: la mia storia

di mammenellarete - 10.02.2017 - Scrivici

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Fonte: alamy
Ricordo tutto come fosse ieri. Tutto è iniziato alle medie con le presentazioni. I professori per conoscerci meglio chiesero tutto su di noi e il lavoro dei nostri genitori. Quando toccò a me, gli risposi che i miei genitori fanno gli operai agricoli. Fu solo l'inizio di una serie di insulti e soprusi, che durarono anche per tutte le superiori. Ho iniziato a non mangiare e sono finita in ospedale per anoressia. Ma oggi urlo ad alta voce: il bullismo si può vincere e il debole non è chi subisce la violenza ma ci la pratica.

Odio la scuola, odio i professori, odio persino i miei compagni di classe.

Ricordo tutto come se fosse ieri.

Era l'anno 2003, ero entrata alle medie. Tra vari pianti e saluti ai miei genitori sono entrata in quella scuola che giorno per giorno era diventata la mia trappola. I professori per conoscerci meglio chiesero tutto su di noi e il lavoro dei nostri genitori.

Quando toccò a me, gli risposi che i miei genitori fanno gli operai agricoli. E quella s***** della prof di matematica con tono ironico disse: "I tuoi genitori sono contadini..."

Voi direte: "Che c'è di male???"

Beh, di male c'è che ho vissuto i tre anni delle medie a piangere per le prese in giro e le botte dei compagni, oltretutto perché ero bassa e con gli occhiali da vista...

Supero le medie e vado alle superiori, ma anche lì non andò bene perché mi sono ritrovata in classe con una ragazza che era alle medie con me, quindi di nuovo le prese in giro: "Sei una contadina di m****, vergognati!"

"Tu l'unica cosa che sai fare è nasconderti sotto la gonna della mamma, fai schifo".

"Se muori ci fai un piacere..."

Io le ho provate tutte per piacere ai miei compagni. Facevo i loro compiti, mi truccavo. Fino a quando ho smesso di mangiare, fino ad entrare in ospedale per anoressia.

Ho conseguito l'esame di qualifica all'ospedale.

Adesso il peso è tornato normale, ma sono anni che soffro di attacchi di panico. Purtroppo da lì non ne sono mai uscita.

Ho una famiglia e un compagno che mi stanno vicino. Non so nemmeno io come ho fatto a superare tutto ciò, ma ho imparato che il debole non è chi subisce violenza ma è chi la pratica...

Io sono la testimonianza che il bullismo si può vincere.

di Ambry

(storia arrivata come messaggio privato sulla pagina facebook di nostrofiglio.it)

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Aggiornato il 19.12.2017

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