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Grazie a mio figlio ho vinto le mie crisi di panico

di mammenellarete - 25.01.2017 - Scrivici

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Fonte: Flickr - Nate Steiner
Ho vissuto periodi molto difficili a causa di crisi di panico e del cancro che mi ha colpita. Per fortuna mio figlio mi ha restituito la voglia di vivere. Ogni sera vado a letto e piango perché ho paura di non riuscire ad affrontare la prossima sfida, però poi guardo il mio piccolo e un sorriso vince sul pianto perché lui è la cosa più bella che potesse capitarmi nella vita e per lui farei tutto. Anche questa giornata è andata...

Le difficoltà iniziarono quasi 3 anni fa, quando iniziai ad avere le crisi di panico. Pensavo fossero date da un accumulo di stress, invece era il mio corpo che mi diceva che non ero felice e che questa infelicità era data soprattutto dal mio ragazzo di allora, ma io ancora non lo sapevo.

 

Dopo qualche mese, come risultato di un semplice esame del sangue di routine, scopro di avere il cancro: operazione, terapia, radiazioni, isolamento e poi iniziai a guarire. Il mio ragazzo però mi lasciò proprio nel bel mezzo della battaglia e io così stupida da starci male da morire per mesi. Poi l'inaspettato: mi contattò un ragazzo che già conoscevo superficialmente e ci innamorammo.

 

7 mesi dopo ero incinta. Non lo volevo, o meglio... sopraggiunse la paura. Mi informai per l'aborto, presi l'appuntamento, poi mi fecero l'ecografia e lì c'era il mio cucciolo, era reale, era vivo. Non fu amore a prima vista, ma un crescendo, ancora lo è.

 

Adesso ha quasi 2 mesi; mentre ero incinta io e il mio compagno ci trasferimmo a 10 metri dai miei genitori, ma 70 dal posto in cui lavora lui. Dal lunedì mattina al venerdì pomeriggio lui viveva in caserma e io col nostro piccolo e il cane. Da subito mi impegnai da sola a crescere un bambino.

 

È vero, i miei sono molto vicini ma lavorano ancora, tutto il giorno, finito di lavorare hanno i genitori anziani di cui occuparsi perché nessun altro lo può fare e io sola a correre tra lavatrici, pulizie, bisogni del cane, bisogni miei e bisogni di mio figlio.

 

Ogni suo versetto mi spaventa perché incombe la mia ansia che mi aveva portato alle crisi di panico e la pressione di essere sola. Ogni sera vado a letto e piango perché ho paura di non riuscire ad affrontare la prossima sfida, però poi guardo il mio piccolo e un sorriso vince sul pianto perché lui è la cosa più bella che potesse capitarmi nella vita e per lui farei tutto.

Anche questa giornata è andata...

 

di anonima

 

(storia arrivata alla pagina Facebook di Nostrofiglio.it)

 

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