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Dopo quattro aborti, tre isteroscopie, finalmente incinta! Non perdete mai la speranza

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Fonte: Alamy.com
Dopo quattro raschiamenti , due interventi, ecografie varie, tre isteroscopie, esami di routine e tanti, tanti medici, finalmente sono rimasta incinta e ho partorito una splendida bambina. E' stato difficile e doloroso, ma racconto la mia storia per dire alle coppie che stanno vivendo il dramma che ho vissuto io con mio marito di non arrendersi, di essere determinate e di scegliere con cura un bravo ginecologo.

Conobbi mio marito circa dieci anni fa. Dopo cinque anni provammo a mettere su famiglia e dopo un anno di tentativi più o meno seri il test risultò finalmente positivo.

Provammo gioia mista a paura, ma era quello che volevamo ed eravamo felicissimi! Ascoltammo il suo cuoricino battere per la prima volta e non potemmo trattenere le lacrime, era la musica più bella per le nostre orecchie.

Poi effettuammo l'eco di controllo e ci fu l'amara scoperta che quel battito non c'era più. Il nostro fagiolino ci aveva lasciato. Ansia, disperazione, tristezza. Il medico disse che poteva capitare. Dopo il raschiamento e dopo un periodo di riposo, provammo ancora.

Trascorse un altro anno e il test risultò di nuovo positivo. Ero incinta di nuovo. L'ansia era molto più forte della prima volta, perché la memoria inevitabilmente ritornava sempre a quel giorno tremendo in cui il mondo ci era crollato addosso.

Cercammo di mantenerci tranquilli, speravamo che tutto andasse bene. Andavamo dal medico ogni due settimane per poter stare più sereni. Tutto sembrava procedere per il meglio.

Ma un giorno iniziai ad avere delle perdite e andammo di corsa in ospedale. La paura che avevamo si trasformò in realtà: perdemmo il nostro cucciolo, maschio… di nuovo! Tristezza infinita, dolore, frustrazione. Ma non mollammo. Lo volevamo davvero. Cercammo di capire cosa poteva essere successo.

Iniziammo ad effettuare le prime indagini mediche, ma il risultato non ci diede risposte, in pratica io e mio marito eravamo in perfetta salute. Dopo un breve periodo durante il quale facemmo uno splendido viaggio, ci riprovammo e il test fu ancora una volta positivo.

Il medico che effettuò la prima ecografia fu vago e ci disse di ripetere le beta dopo una settimana. Capimmo al volo che qualcosa non andava. I nostri sospetti erano fondati ed ancora una volta ospedale, raschiamento, periodo di attesa per far riprendere il corpo e la mente.

Eravamo tremendamente tristi.

Decidemmo di sposarci. Una festa era proprio quello di cui avevamo bisogno. Dopo tre dolori insopportabili e lacrime che scendevano da sole, avevamo bisogno di una svolta positiva nella nostra storia d'amore. Organizzammo una festa grandiosa e il test positivo non si fece attendere poi molto.

Anche durante questa gravidanza, andavamo dal medico ogni due settimane per controllare la regolare crescita della nostra cucciola, una bambina. Non riuscì a farcela neanche lei.

Mi domandai perché e cosa avevo fatto nella vita per meritarmi questo dolore. Ma mio marito non mollò, facemmo ulteriori controlli e lui trovò un medico davvero eccezionale. Con una piccola terapia e un'alimentazione sana il test risultò di nuovo positivo.

Alla prima ecografia di controllo ci diedero un responso inatteso… GEMELLI! "Dopo tanto togliere" - pensai - "finalmente la natura restituisce". Ma il medico ci portò con i piedi per terra, dicendoci le testuali parole: "Soltanto il 50% delle gravidanze gemellari vanno avanti e credo che questa non arriverà a termine per entrambi". Infatti così fu, dopo due settimane rimase solo un cuoricino a battere, il piccolo cuore della nostra adorata Emma! Giorno dopo giorno pregammo, sperammo e soprattutto ci credemmo tantissimo.

Sono arrivata al termine della gravidanza. Ora posso abbracciare la mia piccolina, senza però dimenticare. Perché dimenticare non si può, non si può rimuovere il dolore immenso provato nei quattro anni passati. Quattro raschiamenti, due interventi, ecografie, tre isteroscopie da sommare agli altri esami di routine e tanti tanti medici.

Spero che questa nostra storia possa rappresentare un messaggio di speranza per tutte quelle coppie che stanno vivendo una triste e dolorosa storia simile a quella che abbiamo vissuto noi. Credeteci sempre, non arrendetevi. Siate determinati e soprattutto scegliete con cura il vostro ginecologo.

di mamma Valeria

(storia arrivata alla pagina Facebook di Nostrofiglio.it)

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