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Come fare ad accettare una vita da separati a causa del lavoro?

di mammenellarete - 10.08.2016 - Scrivici

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Fonte: Facebook
Mio marito lavora fuori casa. Lo vedo tre giorni ogni due settimane e mi manca più che mai. Ancora di più ora, che sono incinta di cinque mesi. Me lo immaginavo a crescere nostro figlio insieme... a svegliarmi con lui, a condividere la quotidianità. Questo suo lavoro in realtà mi sta logorando. Come accettarlo?

Sono sposata da 1 anno e mezzo e sto insieme a mio marito da 5 anni e mezzo. 3 anni fa siamo andati a convivere e ne ero strafelice, perché volevo stare con lui e volevo che smettesse di contribuire alle spese di casa sua, perché questo ci stava impedendo di avere un futuro insieme.

L'anno scorso, dopo esserci sposati (tra mille sacrifici), mio marito ha ricevuto una proposta di lavoro da una ditta affidabile, ma che lo avrebbe portato a stare sempre via da casa (in giro per l'Italia) ed è partito, con la (mia) speranza che durasse qualche mese.

Invece da giugno dell'anno scorso siamo ancora nella stessa situazione, ma ora sono incinta al 5° mese e mezzo e ci vediamo per 3 giorni ogni due settimane (ma fino a qualche mese fa lo vedevo solo 2 giorni ogni due settimane).

Io ho accettato tutto veramente controvoglia, perché amavo svegliarmi con lui, aspettarlo, insomma... potete capirmi! Vivermelo in tutte le piccole cose.

Da quando ha scelto di accettare (più di un anno fa) sto malissimo e il fatto che aspettiamo un figlio non allevia il mio dolore, anzi penso che se dovesse continuare con questo lavoro, il rapporto col figlio non sarà affiatato come speravo. Già non so se riuscirà ad esserci al parto. Avrei voluto che mi aiutasse nel gestirlo, nel vederlo crescere giorno per giorno.

Ho il fiato sul collo dei parenti, a volte mi sembra di essere sposata con loro, ed io sono una persona molto riservata, detesto il loro volersi appiccicare con la scusa del "sei sola". Sarò sola, ma voglio mio marito!

Loro sono rimasti soli ed è per questo che sperano che io gli faccia compagnia, ma io sono giovane, appena sposata... mi scusassero se preferirei passare il tempo con la persona che ho sposato e non a comportarmi da vedova.

Lo so... prevedo già alcuni commenti "di che ti lamenti? Di questi tempi è già tanto se ha un lavoro". Ovvio che penso a tutti i pro e i contro, non sono una ragazzina, ma una vita così (visto che sua madre spera che sia per sempre ed è invadente anche su molte altre cose: vuole imporci il nome di nostro figlio, dove vivere, cosa fare, come si comportano le persone responsabili e per bene, insomma replicare per filo e per segno il percorso fatto da lei e il marito. Ovviamente trova un muro davanti, ma mi costringe ad essere più forte di quella che sono e, a lungo andare, ne sto risentendo. Vorrei solamente che ci lasciasse in pace, liberi di scegliere, senza consigli e pressioni di ogni sorta), non ce la farei a sopportarla.

Non posso litigare con lui, perché è lontano per lavoro e scatta puntualmente la "ficcanasaggine" dei parenti con la solita frase "e lo fai stare male" (e anche lui mi rimprovera per questo. Ma dico io?! Allora il nostro rapporto cos'è diventato? Di sola facciata?

Se fosse stato qui, avremmo discusso e fatto pace, ci saremmo confrontati, invece a distanza dev'essere sempre tutto rose e fiori, perché è "lontano" e "sta lavorando".

Non posso stare da mia madre, perché poi anche i suoceri avanzano pretese sul restare da loro (e sinceramente a casa loro mi sento a disagio), mi sento sola e arrabbiata.

Sono arrivata ad andarmene a casa e a stare da sola, per non dover subire più le frecciatine.

Mio marito è giovane e bravissimo nel suo mestiere ed io so che, se lasciasse questo lavoro, ne troverebbe altri (non dove viviamo però), però il costringerlo a lasciarlo mi farebbe sentire un'egoista e potrebbe rivelarsi un grave errore.

Vorrei pareri da chi sta vivendo la mia stessa situazione, cosa dovrei fare? Come fate ad accettare una vita da separati? Il lavoro è fondamentale, ma la vita è soltanto una! E che non mi si dica che l'ho trovato così, quindi sapevo a cosa andavo incontro, lui aveva sempre lavorato qui ma, essendo fermo col suo lavoro, ha accettato questa proposta, però il pensare che possa diventare definitivo mi sta facendo soffrire e stare male.

Ci sono voluti anni per trovarci e non riesco ad accettare di vederlo così poco. Grazie a chi risponderà nei commenti.

Una mamma

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Aggiornato il 20.07.2017

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