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Clistere e tricotomia prima del parto

di mammenellarete - 22.06.2011 - Scrivici

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Il clistere prima del parto viene praticato alla partoriente per facilitare le contrazioni e per questioni igieniche.

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Le contrazioni da travaglio stimolano anche quelle peristaltiche, e le due insieme possono provocare maggior dolore. Se l'intestino è sgombero, le contrazioni potranno essere più sopportabili.

In caso di episiotomia c'è rischio di contaminazione: se la ferita aperta entra in contatto con le feci, c'è pericolo di infezione.

In genere il bimbo esce con la faccia rivolta verso il basso. Si può usare questa precauzione nei confronti del bebè, ma che appena nato sarà comunque lavato da testa a piedi.

L'esperienza di defecare davanti all'ostetrica può non piacere: anche questo è uno scrupolo in più. Il personale, ci auguriamo, sarà discreto e attento, poiché abituato a situazioni simili.

Il clistere è comunque facoltativo, e il personale della sala operatoria è attrezzato e organizzato per intervenire in caso di espulsione di feci durante il travaglio, cosa che può avvenire pur avendo fatto il clistere.

Altra operazione preventiva al parto è la tricotomia (la depilazione integrale del pube) che, in caso di episiotomia, è necessario per poter praticare le incisioni senza rischi d'infezioni e che, nel caso di parto cesareo, è solo parziale. Per evitare imbarazzi ci si può preparare depilandosi integralmente prima del periodo ipotetico del travaglio, in modo da rendere più semplice ogni pratica.

Come è stata la tua esperienza del parto? Nell'ospedale in cui hai partorito come si è comportato il personale?

Foto: Flickr

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