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C'era battito ma non si muoveva: aveva tre giri di cordone intorno al collo

di mammenellarete - 07.02.2018 - Scrivici

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Fonte: Ipa
Ho avuto una gravidanza difficile: a 15 settimane un distacco della placenta che per fortuna si è risolto, poi alla 35esima pressione alta. E quando mi recai a fare il monitoraggio si vedeva il battito, ma non si registravano movimenti. Mi fecero così un cesario d'urgenza: il bambino aveva tre giri di cordone intorno al collo.

Salve, vorrei raccontare la mia storia. A febbraio faccio un test di gravidanza ed è positivo. Inizio così a fare esami del sangue ed ecografie, quando a 15 settimane, una sera vado a letto e poco dopo mi trovo a perdere del sangue.

Corro al pronto soccorso e mi trovano un distacco della placenta. Mi dicono che devo stare a riposo, ma avendo un'altra bimba piccola di 20 mesi era impossibile. Feci comunque il possibile, infatti, al controllo successivo si era tutto sistemato.

Alla 35 settimana una mattina mi alzo e ho i piedi gonfi e la pressione alta,

vado alla visita dal ginecologo e mi ricovera per accertati.

Avevo le proteine alte sulle urine, poi vengo dimessa il giorno successivo e dovevo prendere la pastiglia per la pressione.

Avevo l'apertura della cartella clinica il giorno 21 novembre ma il ginecologo me l'anticipa al 16. Quel giorno dovevo andare a fare il monitoraggio. Mi presento alle 15, inizia, passa un po' di tempo ma il bimbo ancora non si muove, così passano alcune ore. Il battito c'è, ma il bambino ancora non accenna di muoversi.

Incomincia la paura, mi fanno mangiare cioccolato e bere ma la situazione sempre la stessa. Alle 19 il ginecologo decide di provare a indurmi il parto.

Mi fa lo scollamento delle membrane, vado in sala parto e provano tre flebo di fisiologica e la situazione è sempre la stessa, non vi dico il mio stato d'animo.

Dopo poco entra il ginecologo e dice che bisogna fare subito un cesareo d'urgenza. Sono rimasta di pietra: nel giro di cinque minuti ero già in sala operatoria. Mio figlio è nato alle 20, aveva tre giri di cordone intorno al collo uno in vita e uno intorno al braccio. L'ho visto solo un secondo, tempo di dargli un bacio, poi è stato trasportato in un altro ospedale in patologia neonatale mentre io sono rimasta nell'ospedale dove avevo partorito.

E' stato un colpo a cuore, dopo tre giorni mi anno dimessa e sono andata da mio figlio. Vederlo in quel lettino pieno mi tubicini mi piangeva il cuore.

Arriva la dottoressa della terapia intensiva e mi dice: "signora suo figlio è un miracolo, se aspettava ancora qualche giorno non c'è l'avrebbe fatta!".

E' rimasto in terapia per 20 giorni. Per fortuna si è ripreso, abbiamo fatto tutti gli accertamenti e tutto è negativo. Ringrazio Dio di aver messo una mano a finché mio figlio si salvasse! Ringrazio anche chi mi ha dato la possibilità di raccontare la mia storia.

Storia di mamma Jessica, editata dalla redazione.

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