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Autosvezzamento per Samuel

di Stefania D Elia - 30.03.2013 - Scrivici

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Ecco, lo svezzamento di Samuel è stato così assolutamente non premeditato, dettato dal caso che più caso non si può. Se cucinavo risotto agli spinaci gli frullavo una cucchiaiata per lui, se facevo la famosa pasta e fagioli, mettevo una piccola mestolata anche nel suo piatto. Lui assaggiava tutto... Vi presento l'autosvezzamento di mio figlio.

di Stefania D'Elia

 

Quando, alla visita dei 6 mesi, la pediatra mi ha guardato e ha detto "dagli da mangiare quello che vuole" non potevo credere alle mie orecchie.

 

"Tutto?!?" ho ripetuto stupita

 

"Tutto!!" ha ribadito annuendo.

 

"Tutto, TUTTO?!?" ho domandato poco convinta.

 

"Tutto! Anche la pasta e fagioli se vuole!" ha confermato alzandosi e aprendo la porta.

 

Il messaggio era piuttosto chiaro: Samuel avrebbe potuto mangiare tutto (stavo quasi per farmene una ragione) e la cara "zia dottoressa" era stufa di ripetermelo.

 

Ecco così sono venuta a conoscenza dell'autosvezzamento, un deciso cambio di rotta rispetto allo svezzamento classico a cui ero stata abituata con Gaia solo un paio di anni prima. Già mi vedevo a bollire mezza patata con un quarto di carota e una zucchina non troppo grande in mezzo litro di acqua da fonte alpina, e il pensiero di essere libera di gestire lo svezzamento secondo il mio gusto, o meglio secondo il gusto di mio figlio mi dava una tale euforia che ne ero quasi frastornata.

 

strong>Ecco, lo svezzamento di Samuel è stato così assolutamente non premeditato, dettato dal caso che più caso non si può. Se cucinavo risotto agli spinaci gli frullavo una cucchiaiata per lui, se facevo la famosa pasta e fagioli, mettevo una piccola mestolata anche nel suo piatto. Lui assaggiava tutto... Vi presento l'autosvezzamento di mio figlio.

di Stefania D'Elia

Quando, alla visita dei 6 mesi, la pediatra mi ha guardato e ha detto "dagli da mangiare quello che vuole" non potevo credere alle mie orecchie.

"Tutto?!?" ho ripetuto stupita

"Tutto!!" ha ribadito annuendo.

"Tutto, TUTTO?!?" ho domandato poco convinta.

"Tutto! Anche la pasta e fagioli se vuole!" ha confermato alzandosi e aprendo la porta.

Il messaggio era piuttosto chiaro: Samuel avrebbe potuto mangiare tutto (stavo quasi per farmene una ragione) e la cara "zia dottoressa" era stufa di ripetermelo.

Ecco così sono venuta a conoscenza dell'autosvezzamento, un deciso cambio di rotta rispetto allo svezzamento classico a cui ero stata abituata con Gaia solo un paio di anni prima. Già mi vedevo a bollire mezza patata con un quarto di carota e una zucchina non troppo grande in mezzo litro di acqua da fonte alpina, e il pensiero di essere libera di gestire lo svezzamento secondo il mio gusto, o meglio secondo il gusto di mio figlio mi dava una tale euforia che ne ero quasi frastornata.

Ecco lo svezzamento di Samuel è stato così assolutamente non premeditato, dettato dal caso che più caso non si può. Se cucinavo risotto agli spinaci gli frullavo una cucchiaiata per lui, se facevo la famosa pasta e fagioli, mettevo una piccola mestolata anche nel suo piatto. Lui assaggiava tutto. Si assaggiava però, perché il bello dell'autosvezzamento è anche questo "nessuna ansia per quello che mangia, ma soprattutto nessuna ansia per quello che non mangia" e Samuel erano molte le cose che non mangiava. O meglio gli piaceva assaggiava tutto ma non finiva niente.

A 10 mesi aveva mangiato praticamente di tutto (fatta eccezione per mitili, molluschi, funghi e altre cose decisamente non adatte) ma un pasto completo non lo aveva mai fatto. Per fortuna il latte della mamma compensava tutto e ogni pasto di chiudeva con una sana poppata.

Ma a 10 mesi lo ammetto, iniziavo a essere preoccupata, il nido sarebbe iniziato di li a qualche settimana e lui ancora mangiava poco o nulla. Sarebbe stato un problema? Tra l'altro il biberon non lo voleva vedere neanche disegnato. Insomma sarebbe stato un problema?

Per fortuna mi ero dimenticata che i bambini sono pieni di risorse: un giorno, così dal nulla ha iniziato a mangiare tutto e da solo come un piccolo ometto e non si è più fermato.

Oggi a distanza di 3 anni posso dire che il modo di mangiare di mio figlio è davvero sano. Lui non mangia per golosità, mangia quello che ha bisogno e soprattutto quanto ha bisogno. E io sono tranquilla. Davvero.

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A 10 mesi aveva mangiato praticamente di tutto (fatta eccezione per mitili, molluschi, funghi e altre cose decisamente non adatte) ma un pasto completo non lo aveva mai fatto. Per fortuna il latte della mamma compensava tutto e ogni pasto di chiudeva con una sana poppata.

 

Ma a 10 mesi lo ammetto, iniziavo a essere preoccupata, il nido sarebbe iniziato di li a qualche settimana e lui ancora mangiava poco o nulla. Sarebbe stato un problema? Tra l'altro il biberon non lo voleva vedere neanche disegnato. Insomma sarebbe stato un problema?

 

Per fortuna mi ero dimenticata che i bambini sono pieni di risorse: un giorno, così dal nulla ha iniziato a mangiare tutto e da solo come un piccolo ometto e non si è più fermato.

 

Oggi a distanza di 3 anni posso dire che il modo di mangiare di mio figlio è davvero sano. Lui non mangia per golosità, mangia quello che ha bisogno e soprattutto quanto ha bisogno. E io sono tranquilla. Davvero.

 

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