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Allattare al seno, la mia esperienza

di Anita Cipolla - 20.08.2013 - Scrivici

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Subito dopo il parto e poi a casa riuscii ad allattare esclusivamente al seno, ma non avevo idea di cosa significasse davvero! E’ una cosa meravigliosa, ma bisogna ammettere che non è facile. Per niente. Le prime settimane specialmente, dovetti rendermi conto che con il latte materno non si hanno orari, per i neonati ogni momento è quello giusto per bere il latte di mamma, ovunque, qualunque cosa speravamo di fare anche se succhiano già da tutto il giorno. Quando chiesi al pediatra se era normale allattare tutto il giorno lui mi disse che sì, era così l’allattamento materno, la bambina aveva bisogno di succhiare tutte le volte che lo richiedeva, anche se lo richiedeva praticamente tutto il giorno.

Perciò dovetti scegliere: le mie abitudini di vita quotidiana di prima, o allattare la mia bambina, come potete immaginare scelsi la seconda, non volevo privare mia figlia del mio latte, so che fa bene e se posso scegliere tra un latte che fa bene e uno che fa meno bene io scelgo il meglio per lei.

 

ALLATTAMENTO, I CONSIGLI ALLE NEOMAMME PER INIZIARE BENE

 

Allattare i primi mesi soltanto con latte materno spesso comporta il fatto di dover stare praticamente tutto il giorno ad allattare e non poter fare quasi nient’altro. Non vale per tutti i bimbi ma per molti sì.

 

Non mi lasciai intimidire dalla situazione, decisi di vedere la cosa da una visuale più ampia, quando ci sei dentro ti sembra che allattare sia una cosa che durerà per secoli invece il tempo passa molto velocemente e i bimbi crescono e cambiano abitudini prima ancora che noi ci abituiamo al nuovo ritmo.

 

L’allattamento è un periodo passeggero. Mi dovetti convincere che passare l’anticalcare in bagno era una cosa utile per qualche giorno, allattare mia figlia invece le sarebbe stato utile per la sua salute per tutta la vita (dagli studi recenti emerge proprio che il latte materno aiuti a proteggere il sistema immunitario anche fino all’età adulta). Quindi decisi di dare la priorità al fatto di dover allattare e tutto il resto passò in secondo piano.

 

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Fortunatamente i primi mesi lo possiamo fare tutte perché anche chi lavora è coperta dall’indennità di maternità quindi visto che siamo comunque tutte a casa… tanto vale sfruttare le settimane a disposizione il più possibile per un allattamento esclusivo, se possiamo e se vogliamo.

 

Rimane il fatto che noi donne non riusciamo a fare una cosa per volta, non c’è niente da fare siamo multitasking punto stop e basta e per quanto allattare sia la cosa più bella del mondo e guardare il tuo bambino succhiare il latte sia una cosa stupenda senza paragoni, dopo un paio d’ore… hai bisogno di fare anche altro.

 

Perciò mi organizzai per bene, il divano era la nostra sede permanente! E avevo tutto a portata di mano: libri, romanzi, cellulare per qualsiasi telefonata dovesse risultare utile, tv per i momenti di relax, internet per tutto il resto.

 

Decisi di trovare il lato positivo della cosa: quello che stavo facendo andava a favore della salute di mia figlia, e nulla per una mamma è importante quanto la salute della propria figlia/o e in più ci permetteva di stare tutto il giorno accoccolate, vicine come quando lei era nel mio pancione ed era una cosa meravigliosa averla sempre attaccata a me, e poi per “staccare” potevo tranquillamente passare il tempo come volevo, la lettura per me è sempre stata una passione ma tra il lavoro e le tante cose da fare non avevo molto tempo da dedicare ai libri prima della gravidanza, durante l’allattamento invece ho finalmente letto tantissimo!!

 

Tenevo conto del fatto che allattare è un dono molto prezioso che facciamo ai nostri figli, perché li protegge rafforzando il sistema immunitario, li nutre bene come nessun’altro latte in commercio e ci permette di dedicargli molto tempo coccolandoli, cosa che nei primi mesi è fondamentale per il loro sviluppo.

 

Le altre cose necessarie cercavo di farle mentre lei dormiva, certo non è stato facile perché in compenso per riuscire a tenere la casa pulita e trovare il tempo di nutrirmi e altro, dormivo molto poco, però questa situazione dura solo i primi mesi, poi i bimbi crescono, e le poppate diminuiscono, poco tempo dopo riuscii di nuovo a trovare i miei ritmi quasi normali e ora che la mia bimba ha due anni la mia vita è tornata come prima.

 

Sono felice di non aver sacrificato l’allattamento esclusivo, solo perché all’inizio sembra insostenibile, col senno di poi sono molto felice di essermi adattata alla situazione anche perché mia figlia oggi ha una buona salute e al contrario di quello che mi dicevano in molto all’epoca, è molto indipendente da me, il fatto di stare sempre attaccate non l’ha resa mammona anzi, al contrario è una bimba molto sicura di sé e autonoma pur essendo molto affettuosa.

 

Consiglio a tutte le mamme che vogliono allattare, di farlo senza porsi il problema che poi non riescono a fare quasi nulla di più, il periodo “tosto” passa presto ma i risultati si vedranno per sempre.

 

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