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Il mio lungo percorso per diventare mamma

di mammenellarete - 08.07.2014 - Scrivici

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Eccomi, sono Marta e vorrei raccontarvi il mio lungo percorso prima di diventare mamma. Mi sposo a 26 anni e decidiamo di metterci alla ricerca di un figlio. Dopo 1 anno il bimbo ancora non è arrivato, quindi decidiamo di fare qualche esame. Era tutto nella norma, il ginecologo dice che arriverà... Passano altri 5 mesi e ancora niente. Sono triste, mi butto giù, non capisco come mai non arriva quel bimbo che noi tanto desideriamo... fino a quando finalmente arriva quel test positivo! Felicissima non stavo più nella pelle, non vedevo l'ora di fare l'ecografia per vederlo/a. Facciamo l'ecografia alla 6 settimana e ancora non c'e battito, la ginecologa mi dice che è normale e di tornare dopo 2 settimane. Dopo qualche giorno mi sveglio con qualche perdita,

corriamo in pronto soccorso, ma ancora nulla, niente battito. Mi dicono di non sperare in questa gravidanza.

 

All'ottava settimana di nuovo ecografia, ma purtroppo il feto era fermo alla sesta settimana, non era cresciuto e niente battito...

 

Disperata più che mai, mi butto ancora più giù...

 

Dopo 4 mesi da quel brutto giorno, di nuovo un test positivo. Ma la fortuna è sempre dietro l'angolo: uovo bianco. A 7 settimane non c'era nemmeno l'embrione.

 

Inizio ad andare da uno psicologo perché davvero mi abbatto sempre di più, inizio a non mangiare più e mi rendo conto che mi sto ammalando.

 

Dopo un lungo percorso, a 30 anni finalmente rimango incinta, ma la gravidanza rimane sempre appesa a un filo: perdite fin da subito, assoluto riposo e punture.

 

Supero i 3 mesi... e mi sento la donna più felice del mondo. Alla morfologica (decido di non sapere il sesso) scopro di avere un distacco di placenta... e di nuovo mi cade il mondo addosso. Riposo, riposo, riposo e riposo.

 

La mattina del 16 luglio, esattamente a 33 settimane e 2 giorni, mi sveglio e mi sento gocciolare di continuo. Così vado in pronto soccorso per un controllo e mi dicono che ho rotto il sacco in alto e che il bambino doveva nascere. Mi rendo conto che era troppo presto e di nuovo iniziano le mie paure.

 

Mi inducono il parto perché c'era sofferenza fetale. Fanno le punture per i polmoni e mi assicurano che andrà tutto bene...

 

Alle ore 23.49 nasce Davide. 1 kg e 890 gr di amore. Mi sento la donna più felice del mondo.

 

Dopo un lungo mese di incubatrice e varie terapie porto il mio piccolo a casa...

 

Ora Davide ha 3 anni ed è la mia vita.

 

di Marta

 

(storia arrivata per email a redazione@nostrofiglio.it)

 

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