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I pro e i contro dell'asilo nido secondo Alessandra di Gemelli in Famiglia

di mammenellarete - 15.04.2009 - Scrivici

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Asilo nido, sì o no? Una testimonianza dalla community di mamma Alessandra di gemelli in famiglia. Se qualcuno facesse a me questa domanda, la mia risposta sarebbe, senza ombra di dubbio: asilo nido, SI’! I miei figli infatti, tutti e quattro, lo hanno frequentato con grande soddisfazione di tutti.

Al nido i bambini trovano un ambiente studiato su misura per loro, imparano ad interagire con adulti diversi da quelli che fanno parte del loro nucleo familiare e – soprattutto – con i coetanei (e questo è particolarmente utile ai gemelli, come le mie prime figlie). Per un bambino è una specie di “ingresso in società”.

 

 

imparano a giocare in modo “strutturato”, imparano a lavorare in gruppo

 

Un altro grosso vantaggio per i bambini che frequentano l’asilo nido è l’inserimento scolastico precoce, che è molto meno traumatico rispetto ad un inserimento più tardivo. I miei figli non hanno mai pianto una sola volta per entrare a scuola (anche dopo alla materna e alle elementari) e per staccarsi da me.

 

Ma (c’è sempre non “ma”, non è vero?) il contatto con gli altri bambini li mette anche in contatto con innumerevoli virus. Il loro sistema immunitario, di conseguenza, “si mette in moto” e loro si ammalano. Può capitare che si ammalino spesso.

 

Fino ai tre anni di età, la legge tutela le mamme lavoratrici non ponendo limiti ai permessi da poter prendere per la malattia dei figli. C’è un piccolo problema, però: questi permessi non sono retribuiti. Quindi, il rischio è di ritrovarsi con uno stipendio davvero misero e anche quello di attirarsi qualche “antipatia” nell’ambiente di lavoro perché, si sa, una persona che si assenta molto non viene benvista e “pesa” su tutti gli altri.

 

Soluzioni?

 

Io avevo fortunatamente l’aiuto dei nonni. C’è chi si rivolge ad una baby-sitter fidata. Anche in questo ultimo caso lo stipendio può risentirne pesantemente, ma il posto di lavoro è sicuramente meno “a rischio”.

 

A voler vedere le cose da un punto di vista ottimistico, queste malattie sono per i bambini una sorta di “vaccinazione”: i bambini che hanno frequentato l’asilo nido si ammalano pochissimo, rispetto ai coetanei, negli anni successivi.

 

La mia esperienza personale è stata la seguente.
Con Sara e Silvia, le gemelle, i primi tempi sono stati un vero disastro: si ammalavano in continuazione ed in modo alternato… ce n’era sempre una a casa malata. Questo delle malattie continue, soprattutto per i genitori di gemelli, è un momento delicato e alcuni gettano la spugna (e non me la sento di dar loro torto).
Io però ho tenuto duro. A casa mia l’infernale macchinetta per l’aerosol era sempre in funzione (ma credo che di questi tempi ce ne siano in commercio modelli migliori, più veloci e silenziosi). Lo ammetto: ci sono stati momenti in cui la mia determinazione ha vacillato. Ma credo davvero di aver fatto la cosa giusta a resistere perché, fin dal primo anno di materna in poi le mie figlie si sono ammalate veramente pochissimo.

 

I due figli più piccoli non si sono ammalati molto neanche durante la frequenza del nido, forse perché il loro sistema immunitario già “conosceva” qualche virus che le sorelline portavano a casa dalla scuola elementare. Ricordo, però, quando presero la varicella: prima Alessio, poi a ruota Mattia ed infine… io, che fino ad allora non l’avevo mai presa e pensavo di averla scampata!

 

In conclusione, se potessi tornare indietro… indietro non ci tornerei affatto. Sono convinta di aver fatto la cosa giusta per i miei figli scegliendo di mandarli all’asilo nido.

 

Alessandra Rossetti

 

www.gemellinfamiglia.it

 

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