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Preferire il parto in acqua al parto cesareo

di mammenellarete - 28.01.2011 - Scrivici

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L'acqua accoglie il bambino che nasce senza traumi. Quando si può, è meglio scegliere il parto in acqua. In Italia si registra che il ricorso al parto cesareo anche in mancanza di complicazioni o di precise indicazioni mediche ha raggiunto livelli altissimi, specialmente in Campania con oltre il 60% dei casi. Due possono essere i motivi: la prospettiva di un parto indolore e il timore da parte delle strutture di incorrere in complicazioni legali in caso di errori o mancanze. Tuttavia  il parto cesareo è a tutti gli effetti un'operazione chirurgica, e perciò un trauma fisico sia per la madre che per il bimbo.

Il trauma non è il solo motivo per cui bisognerebbe valutare a fondo prima di scegliere un parto cesareo. I rischi di infezioni post operatorie non sono da sottovalutare e l'ambiente sterile dei primi giorni di degenza dopo l'intervento potrebbe sviluppare asma e allergie nel bambino, non consentendogli di attivare l'immediata risposta immunitaria al momento della nascita.

In Italia più del 27% dei parti cesarei è motivato dalla decisione della partoriente e non da una precisa indicazione clinica. Molte donne però affermano che con le giuste informazioni avrebbero scelto di partorire in altre maniere.

Quali alternative al parto cesareo?

Oltre al cesareo e al parto naturale in clinica o in casa, c'è il parto in acqua, promosso già da molte cliniche e, si spera, sempre più diffuso.

Dare alla luce un figlio in acqua pone innanzitutto la donna al centro dell'atto, valorizzando le funzioni del suo corpo in relazione al miracolo della nascita. La donna s'immerge in acqua a 37° e assume la posizione che preferisce. L'acqua favorisce la dilatazione, il rilassamento muscolare e la produzione di endorfine, e così il parto avviene senza troppe difficoltà e in modo quasi indolore. Il bimbo non subisce il trauma immediato del freddo e della luce forte, ma scivola in un ambiente simile al suo, da cui viene accolto e cullato. Per le gravidanze a rischio (per parto podalico o età avanzata della madre) il parto in acqua non è permesso, ma è bene essere informate sulla possibilità di scelta di quale tipo di parto sia necessario.

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