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Nato a 36 settimane: il mio piccolo guerriero

di mammenellarete - 01.08.2014 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Salve, vorrei raccontare la mia storia. Da ragazza, compagna a mamma! È marzo 2010, io ho 23 anni quando conosco il mio compagno e ci innamoriamo subito. A gennaio 2011 dopo 10 mesi di fidanzamento decidiamo di andare a vivere insieme. E decidiamo di avere un figlio... Il test positivo arriva subito il mese dopo. Alla morfologica scopriamo di aspettare un bel maschietto.

Sono di 40 settimane, ma il mio piccolo non ne vuole sapere di nascere, quindi decidono di ricoverarmi e stimolarmi il parto.

Dopo 20 ore lunghissime di travaglio e il parto aperto 8 cm il bimbo gira la testa. Io ero esausta. Il mio compagno che aveva gli occhi lucidi perché non ne poteva più di vedermi così. Decidono di farmi il cesareo, le acque sono rotte da troppe ore e il bimbo era troppo grande per il mio bacino. Il 02-11-2011 alle ore 17.04 nasce Gabriele 4450 kg di bontà e 55 cm! Una gioia indescrivibile unica e immensa!!!

Tutti impazziti per questo tortello stupendo!

Dopo 20 mesi dalla nascita di Gabriele decidiamo di allargare la famiglia. E anche questa volta il mese successivo test positivo.

A 9 settimane iniziano i primi problemi, minacce d'aborto. A letto per un mese e tutto si risolve.

Il mio compagno e i miei genitori unici che si davano il cambio tra lavoro e Gabriele. Una gravidanza diversa dalla prima, sempre con un po' di dolori. Alla pre- morfologica scopriamo di aspettare un altro maschietto. Il bimbo però già alla pre- morfologica era in posizione e con la testa molto bassa. Infatti avanzando con le settimane e anche lui essendo un vitellino la testolina mi è venuta una forte pubalgia. Noi potevo più muovermi.

Alla 36esima settimana faccio visita ed eco. Il bimbo è sempre più basso utero chiuso, ma placenta praticamente arrivata. Cesareo programmato per il 1 aprile e visto la situazione anticipato al 21 marzo.

Peccato che dopo 3 giorni ( 36+ 3 ) mi si rompe il sacco. Corro in ospedale, paura e sensi di colpa di lasciare per 4 giorni Gabriele (non l'ho mai lasciato ) mi ricoverano alle 15.00 e alle 23.03 del 16-03-2014 nasce Daniele kg 2940 per 49, uno scricciolo rispetto al fratello.

Mi dicono tutto bene. Alle 02.00 di notte io ero ancora in sala parto e il mio compagno era con me.

L'ostetrica gli dice di andare a portare i vestitini al nido. Non vedo più tornare il mio compagno e nel frattempo mi portano in camera. Lo
chiamo e gli dico che sto in stanza, di andare a casa e andarsi a riposare. Lui mi risponde: "Ok, scusa. Mi stavano facendo vedere Daniele. Sta un po' in incubatrice perché è un po' infreddolito quindi se alle 06.00 non te lo portano tranquilla."

Io: "Ok, a domani amore".

La mattina alle 10.00 viene il mio compagno e mia madre . E mi dicono che il bimbo alla nascita ha avuto uno stress respiratorio e l'hanno dovuto intubare perché da solo non ce la faceva a respirare... E ovviamente gli si era affaticato anche il cuore...

Io in silenzio e piangevo. Mi sembrava un incubo... Non ci credevo e avevo paura.

Gli hanno detto che doveva superare le 72 ore. Il panico. Ero tranquilla in finale, ero alla 36esima settimana più 3 giorni...

Non mi sarei mai aspettata conseguenze così gravi. 10 giorni di ansie. Provavano a togliergli i tubi e poi glieli rimettevano. Un calvario. Ma dopo 10 giorni di terapia intensiva il mio piccolo guerriero me lo danno in braccio. E dopo 2 giorni dimissioni.

Ancora oggi che il mio cucciolo ha 4 mesi e mezzo, non ho superato quei giorni di paura e angoscia. Vi amo cucciolo miei siete la mia ragione di vita!!

di G.

(storia arrivata per email a redazione@nostrofiglio.it)

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