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Dimissioni dall'ospedale e controlli dopo il parto

di mammenellarete - 16.07.2009 - Scrivici

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Abbiamo spesso parlato di quello che succede prima del parto, sulle trasformazioni che riguardano il corpo della donna, la preparazione al parto e al travaglio grazie ai corsi pre parto, ma non abbiamo del tutto affrontato quello che succede nei giorni immediatamente successivi al parto. Quando viene dimessa la neomamma? A quali controlli viene sottoposta? La dimissione Come nella maggior parte dei casi, il parto avviene in ospedale ed è il ginecologo a decidere quando è il momento giusto per far tornare mamma e bambino a casa. In genere, se si è affrontato un parto naturale, la dimissione avverrà dopo massimo cinque giorni. Se tutto va completamente bene, la mamma può essere dimessa anche il giorno dopo.

ginecologo

 

- controllo completa ripresa della funzione urinaria e quella intestinale;

 

- controlli generici: pressione sanguigna, frequenza cardiaca e temperatura corporea, valutazione di presenza di vertigini e senso di debolezza e spossatezza generale, ansia diffusa;
- controllo perdite di sangue (lochiazione): si valuta il flusso di sangue, se è presente e di che grado è.

 

Inoltre, se durante il parto la mamma ha affrontato gravi perdite, il ginecologo avrà premura di valutare la concentrazione di emoglobina nei globuli rossi.

 

- controllo dei punti di sutura: questo avviene se la donna ha subito un parto cesareo, ma anche quando il ginecologo ha deciso di praticare l’episiotomia (in questo caso i punti sutura andranno via da soli nei giorni successivi), il medico controllerà solamente la condizione in cui si presenta;

 

- controllo delle mammelle: sono una della parti che subisce maggiori trasformazioni durante la gravidanza- dopo il parto il ginecologo controllerà se il seno è gonfio e dolente;

 

- altri controlli: il medico valuterà il grado di gonfiore delle gambe, la possibilità di dolore durante la minzione, la presenza di febbre ed affanno al torace.

 

taglio cesareo

 

settimo giorno dal parto

 

Se i controlli suddetti sono andati, in linea generica, a buon fine la neomamma potrà andare a casa. Qualora il medico lo ritenesse opportuno, potrebbe prescrivere ferro, acido folico e calcio (come aiuto nell’allattamento) per normalizzare gli equilibri dell’organismo ed, inoltre, prescrivere una serie di esercizi per riabilitare il perineo.

 

Dopo circa sei settimane dal parto la donna sarà sottoposta ad una visita di controllo per valutare il grado di involuzione dell’utero, ricordiamo che durante la gravidanza l’utero arriva a misurare anche 50 volte di più rispetto alle sue dimensioni normali.

 

Sarà valutata la cicatrizzazione dell’episiotomia, la cicatrice del taglio cesareo e le condizioni, dunque, del perineo.

 

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