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Affrontare il parto: mamme non abbiate paura

di mammenellarete - 03.03.2014 - Scrivici

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Vorrei raccontare il mio parto perché tutte le donne possano affrontare questa esperienza in maniera più serena e consapevole. Ho partorito Francesco Jorge , un meraviglioso fagottino di 4 kg, il 25/2/2014 alle ore 9,03. È il mio secondo bimbo. Il primo appuntamento con l'esperienza del parto è stato terribile, ho avuto rotture delle membrane senza contrazioni e dopo 24 ore hanno cominciato l'induzione, dopo 14 ore sotto ossitocina, con segni di sofferenza fetale è nato Edoardo che aveva un nodo vero al cordone e diversi giri intorno al collo. La grande gioia lascia presto il posto alla preoccupazione, la placenta, accreta, non esce,

mi fanno il secondamento manuale che provoca una grave emorragia, riescono a fermare il sangue e dopo trasfusioni varie mi riportano in stanza.

 

Ho rivissuto questi momenti terribili tante volte durante la gravidanza e più mi avvicinavo al grande giorno e più avevo ansia, mi consolavo pensando che fosse impossibile che si ripetesse la terribile esperienza.

 

Ho lavorato molto sulle mie paure e su tutto che avrei potuto fare meglio nel secondo parto. Quando il 25/2 alle ore 2,25 ho avuto la prima contrazione la mia mente mi ha riportato immediatamente lì, al mio primo parto, ho scacciato il pensiero e ho deciso che dovevo concentrarmi su di me, sul mio corpo e sul mio bambino.

 

Contrazioni ogni 5 minuti, faccio un bel bagno rilassante e poi mi reco in ospedale. Sono già di 4cm e andiamo in sala parto, l'ostetrica che mi segue mi piace, è dolce , umana e rassicurante.

 

Le chiedo di poter vedere mia sorella che nel frattempo mi ha raggiunta in ospedale e tra una contrazione ed una chiacchiera arrivano le 8!

 

Affrontavo ogni contrazione, alleviata nel frattempo dall'epidurale, come un'onda che ti colpisce e poi va via stringendo forte le mani di mio marito e di mia sorella.

 

Arriva il ginecologo a visitarmi ed ero già di 8 cm, rottura delle membrane e le contrazioni diventano potentissime, intense e forti.

 

Chiedo di andare in bagno e mi alzo quando sento una fortissima pressione nel basso ventre e una energia che mi investe e mi sospinge verso il basso: era il mio bambino che stava scendendo! Ho gridato all'ostetrica che sentivo un'incredibile voglia di spingere, mi aiutano a tornare sulla poltrona, era proprio lui, Francesco, era pronto a nascere.

 

L'ho accompagnato alla vita con due spinte e ho sentito la sua forte voce poco dopo.

 

Avevo dato alla luce una creatura e mi sentivo una forza della natura.

È stata un'esperienza meravigliosa , tranquilla e speciale.

 

Non abbiatene paura, il segreto é quello di stabilire un contatto con il proprio corpo e il proprio bambino, tutto il resto viene da sé. Un abbraccio a tutte le donne che si accingono ad affrontare il parto!

 

Paola

 

(storia arrivata sulla nostra pagina facebook)

 

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