L'esperimento ha coinvolto 900 donne divise in tre gruppi: quelle in età più fertile (di età compresa tra 19 e 26), quelle con un calo della fertilità (dai 27 ai 45), e quelle che avevano raggiunto la menopausa. Le donne appartenenti al secondo gruppo sono risultate sessualmente più attive di quelle appartenenti al primo e al terzo gruppo.
Di sicuro tale atteggiamento disinibito trova ragione nella sicurezza e nella conoscenza del proprio corpo maturate in anni di esperienza, ma non solo. Parte della spiegazione andrebbe anche rintracciata nell'istinto della donna a sfruttare la sua sempre più limitata "finestra di opportunità" per rimanere incinta e quindi ad aumentare inconsciamente il proprio appetito sessuale.
Il professor David Buss ha dichiarato a tal proposito: «I risultati ottenuti indicano che le donne con un calo della fertilità hanno maggiori motivazioni sessuali e un aumento dei rapporti sessuali rispetto alle donne con fecondità relativamente elevata». «Questi risultati - aggiunge David Buss - danno ulteriore supporto all'influenza dell'orologio biologico sull'accoppiamento nella psicologia femminile per facilitare il concepimento, prima che si chiuda la finestra della piena fertilità. Sembra che inconsciamente le donne che si avvicinano ai 40 anni vogliono recuperare il tempo perduto e a letto si scatenano più delle ventenni».
Sarà per questo che moltissime donne raggiungono la prima gravidanza oltre i quarantanni, mamme vip comprese?
Foto di loungerie
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