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Non riuscivo a rimanere incinta: "ho avuto fede, nonostante i pregiudizi e le difficoltà"

di mammenellarete - 03.11.2014 - Scrivici

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Ecco la storia delle mie due gravidanze. Sono rimasta incinta molto presto del primo figlio, ma ho dovuto affrontare molte difficoltà e superare alcuni pregiudizi. Nonostante ciò, ho avuto sempre fede. E ho pregato tanto.

Quando conobbi il mio futuro marito, capii subito che era quello giusto. Eravamo fatti per stare insieme, come se un filo sottile, ma resistente avesse unito da sempre le nostre vite. Certe cose si sanno e basta.

 

Il nostro sogno più grande era quello di sposarci presto ed avere una famiglia. Così non ci pensammo su troppo e iniziammo a non usare precauzioni. Non stavamo cercando un figlio a tutti i costi, ma se fosse arrivato sarebbe stata una gioia immensa per entrambi. Quel figlio però... non arrivava. Trascorsero i mesi, ma come un perfido aguzzino il ciclo veniva a trovarmi puntualmente ogni 30 giorni. E io non rimasi incinta.

 

Iniziai a preoccuparmi e decisi di fissare una visita dal medico. La ginecologa mi disse che andava tutto bene, ma mi consigliò comunque una visita specifica.

 

Quanti pensieri per la testa. Ero giovane ma... se non avessi potuto avere bambini? Se il nostro amore fosse rimasto sterile? Se non avessi mai provato la gioia di avere due braccine morbide che si stringono intorno al mio collo in cerca di conforto o di un nasino freddo che cerca riparo sotto al mio mento?

 

La mia mente si "bloccò" su questo pensiero. Volevo un bambino. Chiesi alla Madonna di aiutarmi.

 

L'idea di diventare genitori ci stava assillando. Avevamo bisogno entrambi di staccare. Prendemmo una pausa, andammo in vacanza. Io non ci pensai più. Al ritorno, mi sottoposi ad una visita. L'8 settembre mi recai in una grotta dove si diceva che "le gocce che cadevano erano benedette". Lì anni e anni fa apparve la Madonna. Chiesi la Grazia di avere un bambino.

 

Quel mese le mestruazioni non arrivarono, ma io non mi illusi. Mi illudevo da talmente tanto tempo che faceva troppo male. Anche solo sperarci un pochino.

 

Eppure... non arrivavano, non arrivavano.

 

Il dubbio si insinuò dentro di me.

"Sarò forse incinta?" Solo un test di gravidanza avrebbe potuto darvi la risposta.

 

Feci il test. Tra ansie, dubbi, pensieri...

 

E...Scoprii di essere incinta! Che emozione! Non ci credevo. Come era possibile? Lo dissi al mio fidanzato, tra gioia e stupore. Lo annunciammo alla famiglia, ma una persona della sua famiglia ci deluse molto. Ci disse che eravamo troppo giovani e che avevamo tutta la vita davanti per avere figli. A me in particolare disse che avrei potuto rovinare la mia gioventù. Che cattiveria. Perché rovinare così la gioia di due persone che si amano e che tanto avevano sperato di poter diventare genitori? Caddi nello sconforto.

 

Il mio compagno mi disse allora di non ascoltare le parole degli altri. Che mi amava con tutto il suo cuore. E che amava con tutte se stesso anche la nostra creatura. Anche io la volevo, ma non riuscivo a cancellare dalla mia testa le parole crudeli di quell'uomo. Continuavano a risuonami nella mente.

 

Feci gli esami di routine e in ospedale un'infermiera mi disse: "Che bello, sei così giovane e sei incinta!"

 

A quel punto pensai: "Perché un'estranea è felice e qualcuno vicino a noi no?"

 

Tornai a casa. Piansi. Volevo fosse una gioia per tutti. Mi misi a pregare e poi, improvvisamente, dentro di me ritrovai la fiducia e pensai che in qualche modo ce l'avremmo fatta.

 

Coronammo il nostro sogno d'amore. Ci sposammo e nacque la nostra bellissima bambina. Poi provammo ad avere un secondo figlio. Non arrivò, di nuovo. Provammo tanto. La nostra bambina cresceva e voleva una sorellina. Noi la desideravamo tanto, ma non era facile.

 

Pregammo di nuovo. Dopo un po' di tempo, avemmo la sorpresa. Ero di nuovo incinta.

 

Andò tutto bene, dicemmo a tutti la novità e la persona che anni prima ci ostacolava ora sembrava aver capito.

 

Poi un'esame non convinse la ginecologa: facemmo altre ecografie. Vivemmo 12 giorni di agonia. Andammo presso un santuario e di nuovo chiedemmo la Grazia, affinché andasse tutto bene. I risultati delle analisi divennero buoni e passò la paura.

 

Tra circa tre mesi abbraccerò la mia creatura. Non vedo l'ora. E spero vada tutto bene.

 

di mamma P.

 

(storia arrivata sulla nostra pagina Facebook)

 

Mio figlio, un doppio miracolo!
Jacopo Pio, il miracolo che abbiamo tanto desiderato
Incinta dopo 10 anni di tentativi. Donne, non perdete mai la speranza!

 

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