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Incinta a 18 anni, mamma single e orgogliosa a 19

di mammenellarete - 18.05.2015 - Scrivici

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Sono una giovane mamma e mi chiamo Antonella. Vi racconto oggi la mia storia, la storia di una ragazza giovanissima diventata mamma, che ha dovuto affrontare praticamente tutta la gravidanza e il periodo post parto da sola.

Era una giornata fredda di febbraio, il 5 precisamente. Ricordo ancora che era mercoledì: tornai a casa da scuola, stanca e pensierosa. All'epoca frequentavo la quinta superiore. Sentivo che c'era qualcosa in me "di strano". Ero agitata...

Mia madre se ne accorse e mi chiese se fosse successo qualcosa a scuola. Io risposi di no, che andava tutto bene, ma subito lei mi fermò e mi chiese: "non ti arrivano le mestruazioni?" Io iniziai a piangere improvvisamente... E le risposi: "sì!" Chiamai mio padre chiedendogli di comprare un test di gravidanza.

Dopo che lui giunse a casa, io effettuai il test e scoprii con grande stupore e non potendo credere ai miei occhi... che ERO INCINTA! Di cinque settimane, forse più. Quanto piansi quel giorno! Chiamai subito il padre, il mio ex ormai, che in quel momento era in Norvegia per uno scambio con la scuola.

La reazione non fu per niente delle migliori. "DEVI ABORTIRE!", mi impose. "Appena torno andiamo al consultorio e vediamo cosa fare. Non possiamo tenerlo, non ora, non si può, devi abortire. O ME O IL BAMBINO. SCEGLI."

Io gli dissi che sin da quando avevo scoperto di essere incinta, quindi da circa solo 10 minuti, avevo già deciso di tenerlo: mi sarei presa le mie responsabilità! Mi mandò a quel paese e io scoprii qualche mese dopo che quella sera stessa mi tradì.

Non lo sentii per una settimana. Poi ritornò, dicendo di volere il bambino e di volere me. Ovviamente fui contentissima di questo! Ma le cose non andavano per niente bene. Lo sentivo poco, non veniva mai alle visite mediche con me, non lo vedevo MAI. E siccome ero stupidamente innamorata, trovavo sempre delle scusanti nei suoi comportamenti.

Facevo questo perché non sapevo accettare la verità: lui non voleva né me né il bambino! Inoltre, mentre stava con me era insieme ad un'altra, la sua ex, la sua vecchia fiamma.

Per questo, molti amici continuavano a dirmi: "Anto, ti sta prendendo solo in giro".

Ma io credevo solo a lui, anche se una parte di me sapeva che era così. Ero veramente triste che piangevo notte e giorno, non mangiavo, non mi curavo più, tanto che i miei pensavano di mandarmi da una psicologa!

L'otto aprile mia madre parlò con la sua psicoterapeuta di fiducia e lei non sapeva nulla della mia storia con lui. Fu molto sorpresa quando scoprì che aspettavo un bimbo. Lui nel frattempo aveva detto ai suoi che il bimbo non era suo e che io lo avevo tradito mentre ero in vacanza a Natale. Questo complicò le cose e mi ferì moltissimo. Mi spezzò il cuore. Questa enorme e ORRIBILE bugia la disse a tutti, tanto che mi giungevano da persone conosciute da entrambi versioni differenti... che non sapevo più cosa pensare.

Così basta, non lo sentii più. E affrontai tutta la gravidanza sola e con difficoltà. Fino a quel meraviglioso giorno, ovvero il 30 settembre 2014. Nacque il mio meraviglioso bimbo, SIMONE! Posso affermare che è una meraviglia e sono contenta di avere fatto questa bellissima scelta! Il padre non sa cosa si perde. A volte mi chiedo se ci pensa, ma poi penso: "chi se ne importa, mio figlio non ha bisogno di uno così!". Io ho Simone, e Simone ha me.

di mamma Antonella

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Aggiornato il 02.11.2017

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