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Ero Cenerentola: l'amore dei miei figli mi ha trasformato in regina

di mammenellarete - 14.01.2015 - Scrivici

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Con la mia storia voglio incoraggiarvi ad affrontare qualsiasi problema insorga sul vostro percorso. Io ho avuto una famiglia ostica e terribile e ho la sclerosi multipla. Ma ciò non mi ha impedito di dare alla luce tre meravigliosi figli, che mi danno tutto l'amore di cui ho bisogno. Voglio guardarmi indietro e sapere che ho vissuto.

Ciao a tutte, sono Gisella. Mi conoscete già. Vi ho scritto tempo fa raccontandovi la mia storia di mamma con la sclerosi multipla, che ha avuto il coraggio di realizzare un meraviglioso sogno di maternità.

Questa volta invece vi racconto la complessa storia della mia famiglia. Sono la più piccola di cinque figli, ma uno è mio "fratello di sangue". Invece, gli altri tre sono figli soltanto di mio padre, rimasto vedovo.

Purtroppo, mio papà era un alcolista e mia madre era molto nevrotica. Non avevano mai una parola gentile per me, ma solo offese e maltrattamenti. Fin da bambina dovevo "fare i mestieri" prima di andare a scuola. Allo stesso modo dovevo comportarmi durante le varie vacanze. Ero sempre in casa. Uscivo solo per andare a scuola, alla messa e a fare la spesa. Inoltre pulivo, cucinavo, stiravo. Non avevo ne' amiche ne' amici, ero troppo diversa dalle altre persone della mia età. Mi sentivo avanti "anni luce" rispetto a loro.

Dormivano tutti fino a tardi. Si alzavano ed uscivano, poi tornavano e trovavano il pranzo pronto preparato da me. Io ero sempre in casa. Mi piaceva leggere e studiare. Speravo in un futuro migliore. Non mi passò per la mente mai di farmi del male con alcool, droga o sigarette.

Forse avevo troppa paura dei miei per trasgredire le regole. Non avevo mai avuto un ragazzo. Poi, quando avrei potuto conoscerlo? Quelle come me, che avevano paura della loro stessa ombra, erano da prendere in giro. Comunque crebbi, finii la scuola e iniziai a lavorare. Feci di tutto: l'operaia, la barista, la commessa. Provai anche a fare volantinaggio. Insomma tutto e di più, anche per pochi soldi. Ma finalmente ero fuori casa.

Quando facevo la commessa conobbi una ragazza, diventammo amiche e mi "svegliai" un po'. Ero molto imbranata e vivevo in un mondo tutto mio.

Il suo ragazzo lavorava nel magazzino in cui all'epoca andava a consegnare la merce quello che sarebbe diventato mio marito.

Quando conobbi mio marito, per lui scoccò subito la scintilla. Io invece iniziai ad amarlo lentamente: quello che mi aveva attirato di lui era che viveva lontano. Pensavo che spostandomi con lui, mi sarei allontanata anche dalla mia famiglia.

Ci fidanzammo. La mia "cara" mamma parlò male di me a lui e ai suoi genitori. Disse che ero una di "facili costumi". E pensare che non ero mai stata con nessuno...

Ci sposammo. Purtroppo mi venne la sclerosi multipla. Mia madre mi disse addirittura che me la meritavo. Eppure non riuscivo a chiudere i ponti con LEI. Smisi di parlarle del tutto quando il mio primo figlio iniziò le terapie per un ritardo del linguaggio e lei gli disse, senza alcun tipo di sensibilità, che era "handicappato". Decisi così di non avere mai più rapporti con la mia famiglia.

Ad oggi, ho rivisto mia madre soltanto il giorno del funerale di mio padre. Sono passati dieci anni, ho avuto altri due bambini che hanno avuto anche loro un ritardo del linguaggio. Fortunatamente i primi due stanno benissimo e il mio piccolo, nato alla ventiseiesima settimana, sta ancora facendo terapie. Rivedrò mia madre solo ed esclusivamente se chiederà scusa. Non a me, ma a mio figlio.

Con la mia storia voglio incoraggiarvi ad affrontare qualsiasi problema insorga sul vostro percorso. Io ho avuto una famiglia ostica e terribile e ho la sclerosi multipla. Ma ciò non mi ha impedito di dare alla luce tre meravigliosi figli, che mi danno tutto l'amore di cui ho bisogno. Voglio guardarmi indietro e sapere che ho vissuto.

di mamma Gisella

(messaggio arrivato tramite la nostra pagina Facebook)

LE ALTRE DUE STORIE DI GISELLA:

Ho la sclerosi multipla da 17 anni e sono mamma di 3 bambini
I miei parti e i miei 5 minuti di esperienza extrasensoriale

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Aggiornato il 22.08.2018

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