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La cameretta e la vita del bambino: uno spazio su misura

di mammenellarete - 28.09.2011 - Scrivici

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Come deve essere la cameretta di un bambino, un semplice spazio in cui dormire o giocare o un luogo pensato su misura per lui? Questa è la riflessione fatta da Maria Rita Ciceri, psicologa e professoressa all'università cattolica di Milano. Paolo, papà di Giorgio 8 anni commenta “Non credo esista spazio sufficiente in casa per i giochi di Giorgio. I lego seminati in corridoio in tre isole: polizia, prigione, città; In cucina il tavolo viene trasformato in fortezza e lui sotto con tutti i cuscini; un giorno l’ho trovato in bagno dietro l’armadietto dove aveva trascinato il tappetino…stava leggendo ! Ma la tua cameretta? Non c’è spazio, mi dice. Vado a vedere: lo spazio c’è mi sembra, armadio, letto, scrivania… forse, mi domando l’abbiamo organizzata in modo da andar bene a noi e non a lui… piena di cose importanti per noi grandi ma senza senso per lui. Come deve essere uno spazio perché tu lo usi? mi sono domandato".

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Proviamo ad osservare nostro figlio mentre gioca, si muove per casa, organizza i suoi momenti di vita quotidiana: lavarsi, vestirsi, mangiare. Troveremo molti spunti per capire cosa possa significare “su misura” per un bambino. Innanzitutto, significa a sua portata e, cioè, da un punto di vista funzionale, fruibile direttamente dal bambino: cassetti che possa aprire, spazi per i giochi che possa riempire e svuotare in modo autonomo, scaffali che servano non a mostrare libri o giochi ma che e consentano la loro diretta consultazione. Su misura significa quindi innanzitutto a sua misura.

La domanda che si pone il papà di Giorgio è tuttavia ancora più profonda e riguarda un secondo aspetto: come deve essere uno spazio perché tu ci stia bene e abbia voglia di usarlo? La risposta non può essere breve né identica per tutti i bimbi, tuttavia alla luce di alcuni loro bisogni vitali possiamo provare a rispondere con tre aggettivi ineliminabili, che funzionino come un suggerimento e un invito: uno spazio a misura di bambino deve essere trasformabile, esplorabile, emotivamente immersivo.

Trasformabile: non uno spazio rigido e pieno di vincoli, ma piuttosto modificabile e polifunzionale che favorisca il gioco e la creatività. Esplorabile: il bambino deve potersi muovere in autonomia e liberamente. Emotivamente Immersivo: un luogo che accoglie, un “rifugio” che favorisce la fantasticheria e il rilassamento.

Un applicazione concreta di queste riflessioni sulla cameretta: la Tana del Lupo.

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