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"Noi mamme abbiamo i superpoteri": la storia di MammaWonderTasking

di mammenellarete - 06.10.2016 - Scrivici

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Fonte: Pixabay
Noi mamme facciamo corsa al parco col bimbo nel passeggino e riordiniamo casa mentre nel forno c’è la lasagna delle domenica. Siamo solo noi mamme ad avere dei superpoteri e tutta la forza per stirare alle dieci di sera, mentre in tv c’è una commedia d’amore americana. Tra le mie amiche sembro una specie di marziana, perché nonostante i figli più grandi o aiuti vari, mi dicono: “Ma come fai”? Creme, trucco, parrucco, rimedi fai da te, cosmetici, offerte, outifit, sempre di corsa, moda bimbo, ricette, al parco, in palestra… No pigrizia, sì alla ceretta. No ansie, ma corsette. Mai arrendersi, nemmeno davanti ad un pezzo di torta!

Quando ero adolescente ripetevo a me stessa e agli altri che se un giorno avrei avuto un figlio l’avrei chiamato Marco. Non so perché, è un nome che mi è sempre piaciuto e poi come tutti, sognavo di avere una famiglia tutta mia.

Mi chiamo Elisa e ho un’età che non sono 40 anni, ma nemmeno 20, quindi è più complicato organizzare feste di compleanno, e sono una mamma. Il fatto è che spesso non mi basta essere una "cosa sola", per questo non riesco a star ferma e soprattutto a non essere curiosa.

Alcuni anni fa, per caso affranta dalle prime delusioni di amori platonici adolescenziali, mi imbattei in qualche verso di poesia che iniziai a comporre per me e poi per gli altri. Il passo verso la scrittura creativa e il giornalismo fu breve, anche senza popolarità.

Per molti anni scrissi per un giornale della mia città d’origine, e senza beccare un euro, come spesso accade, mi creai un settore tutto mio, quello di eventi, spettacoli e teatro. Nel mio piccolo riuscii ad intervistare attori, cantanti e personaggi dello spettacolo per pura passione, per inebriarmi di quell’euforia adrenalinica che solo un grande sogno riesce a darti.

Nemmeno il grande amore della vita che ti sposa e ti porta via dal ruolo di figlia, riuscì a calmare in me lo sprone verso il giornalismo, tanto che dopo molte riflessioni riuscii a diventare almeno giornalista pubblicista.

Nonostante conservi ancora in cantina migliaia di diari su cui c’è ancora tutta la mia vita, anch’io cavalcai la rapida corrente dei social e del web, tanto che creai un blog per le mie interviste e i miei servizi.

Ad un certo punto però della vita, prevalse in me l’atteso e sofferto desiderio di diventare madre, come del resto quello di insegnante di scuola primaria.

Ed arrivò lui, con 10 giorni di ritardo, in un piovoso 2 settembre di fine estate, con la sua facciotta paffuta e piagnucolosa.

Ferma per un anno, l’anno quasi sabbatico in cui tutto feci fuorché riflettere e starmene in meditazione. Un figlio ti sconvolge in tutti i sensi fisici, materiali e lati del termine, ma senza Marco ora non so più com’era fatta la mia vita di qualche anno fa.

Finalmente dopo un lungo training, lavoro di incastri, trucco e parrucco, dimagrimento e ricerche sfrenate del cosmetico più utile e "low cost", rieccomi a scrivere senza sosta, di quello che sono ora, di quello che faccio, di cosa ho paura, di come affronto la quotidianità stavolta non solo come donna, ma anche come moglie, mamma, insegnante e… blogger, che oggi come oggi ti rende cool, trendy, al passo.

Non a caso, come penso siano tutte le donne e le mamme, io mi chiamo "MammaWonderTasking". Quindi c’è una prima parte del blog che rivela la prima me, single, magra, spensierata, in giro, in tiro. E l’altra da mamma di un bimbo di 2 anni e qualche settimana, mamma multitasking come la stragrande maggioranza, perché noi facciamo le pappe, con una maschera all’argilla sul viso, e con l’auricolare al telefono con la mamma per farci dire una ricetta.

Noi facciamo corsa al parco col bimbo nel passeggino e riordiniamo casa mentre nel forno c’è la lasagna delle domenica. Siamo noi mamme che abbiamo dei superpoteri e tutta la forza per stirare alle dieci di sera, mentre in tv c’è una commedia d’amore americana.

Tra le mie amiche sembro una specie di marziana, perché nonostante i figli più grandi o aiuti vari, mi dicono: “Ma come fai”? Creme, trucco, parrucco, rimedi fai da te, cosmetici, offerte, outifit, sempre di corsa, moda bimbo, ricette, al parco, in palestra … No pigrizia, sì alla ceretta.

No ansie, ma corsette. Mai arrendersi, nemmeno davanti ad un pezzo di torta!

Di Elisabetta Leone

Sull'autrice

"Essere mamma e riuscire a fare tutto il RESTO! Prendersi cura di sé e del proprio bimbo, senza sensi di colpa o rinunciare ad essere fashion ed in forma. Essere mamma ed essere convinta che più che un ostacolo è una delle più grandi avventure da vivere con personalità. Essere mamma e decidere di non rinunciare ad essere soprattutto una donna". Ecco il mio blog: http://mammawondertasking.blogspot.it/2016_09_01_archive.html

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