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L’attività sessuale e la vicinanza fisica sono elementi fondamentali per mantenere salda la complicità di coppia. La maternità è un'esperienza che va assolutamente condivisa con il padre. La tranquillità dei genitori viene percepita dal bambino che nascerà.
La donna avvertirà nel primo trimestre di gravidanza un forte calo del desiderio (nel primo trimestre di gravidanza), legato al malessere dei primi tre mesi, ma anche all'istintiva preparazione all'essere madre e a proteggere il bambino. Dal secondo trimestre di gravidanza, cessati i disturbi funzionali, la donna comincerà a raggiungere una dimensione più equilibrata, ritornando a desiderare di avere dei rapporti sessuali. L’ostacolo del pancione, a partire dal terzo trimestre di gravidanza, rende la donna meno propensa all’attività sessuale: sono solo i pensieri per il parto in arrivo che lasciano calare il desiderio. Il progesterone che cala si contrappone all’aumento degli ormoni gravidici che facilitano la lubrificazione; il muscolo uterino aumenta di massa e permette di percepire meglio le contrazioni.
Quando è necessario evitare di avere rapporti sessuali?
Il sesso in gravidanza va evitato nel caso di:
- minacce d’aborto o parto prematuro;
- ipercontrattilità uterina;
- assunzione di farmaci che causano il rilassamento dell’utero;
- rottura del sacco amniotico con conseguente cura farmacologica;
- diagnosi della placenta previa (placenta che prende contatto con la parete dell’utero in una parte anomala, in corrispondenza del segmento inferiore dell’utero);
- precoce dilatazione dell'utero.
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